in

A una settimana dall’alluvione, la Toscana torna in allerta meteo arancione

Con le istituzioni, le utility e oltre 2mila volontari ancora la lavoro per riportare al più presto alla normalità la Toscana colpita dall’alluvione, sul centro-nord della regione sono in arrivo altre perturbazioni accompagnate da allerta meteo arancione.

La Sala operativa unificata della Protezione civile toscana ha infatti diramato per la giornata di domani un’allerta meteo gialla per rischio temporali e rischio idrogeologico su larga parte del territorio regionale, cui si accompagna – dalle ore 16 di domani giovedì 9 novembre fino alle ore 14 di venerdì – un’allerta meteo arancione per rischio idrogeologico nel centro-nord (compreso rischio idraulico per l’area del Bisenzio e Ombrone pistoiese).

«Domani – riassume il presidente Eugenio Giani – sono previste piogge in particolare nella seconda parte della giornata in estensione dalla costa verso l’interno. Dalla sera sono attesi anche temporali con cumulati medi intorno ai 20-30 mm sulle zone più occidentali e intorno ai 10-15 mm sull’interno. Cumulati massimi fino a 40-60 mm, sulle zone costiere e sulle province di Massa-Carrara, Lucca, Pisa, Pistoia e Prato, fino a 20-30 mm altrove. Venerdì ancora instabile con possibili rovesci sparsi, nella giornata di domani verrà aggiornata l’allerta per venerdì 10».

L’articolo A una settimana dall’alluvione, la Toscana torna in allerta meteo arancione sembra essere il primo su Greenreport: economia ecologica e sviluppo sostenibile.

ARTICOLO TERMINATO!

E come sempre ti raccomandiamo: se hai domande, dubbi, chiarimenti di qualsiasi tipo, scrivici nei commenti o lascia la tua valutazione! Il team di GREENYTOP è al tuo servizio per offrirti un servizio di qualità. Per richieste di collaborazione e di carattere promozionale Contattaci via email. Un saluto dal team di Greenytop!

What do you think?

Written by redazione

L’Italia può risparmiare oltre 150 mld di euro con la transizione ecologica, che però arretra

Production Gap Report 2023: i governi vogliono produrre il doppio dei combustibili fossili rispetto al limite di +1,5°C (VIDEO)