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Accordo nucleare di lungo periodo tra Cina e Russia

Durante la visita del presidente cinese Xi Jinping a Mosca, dove ha incontrato il presidente russo Vladimir Putin, i due leader  hanno detto che «Cina e  Russia esprimono serie preoccupazioni circa le conseguenze ei rischi del partenariato di sicurezza trilaterale  AUKUS e relativi programmi di cooperazione sottomarina a propulsione nucleare tra Stati Uniti, Gran Bretagna e Australia sulla stabilità strategica regionale». I due presidenti «Esprimono inoltre seria preoccupazione per il piano del Giappone di scaricare quest’anno in mare l’acqua contaminata dal nucleare derivante dall’incidente alla centrale nucleare di Fukushima» e hanno sottolineato che «Il Giappone deve condurre consultazioni trasparenti e complete con i paesi vicini e altre parti interessate e agenzie internazionali competenti».

Sembrerebbe di sentir parlare due esponenti del movimento aantinucleare globale e non  i presidenti di due nazioni cariche di ordigni nucleari e dove  ci sono decine di centrali nucleari. La Russia le fa anche galleggianti, a proposito di possibile inquinamento radioattivo dell’Oceano.

Mentre russi e cinesi fanno le pulci al nucleare degli altri (mettendo una pietra tombale su Chernobyl ormai ucraina e sulle decine di incidenti nucleari – conosciuti e no – nello loro centrali), il gigante statale nucleare russo Rosatom ha annunciato che «Russia e Cina stanno approfondendo la loro partnership nel settore dell’energia nucleare e elaboreranno una road map per la cooperazione nello sviluppo dei cosiddetti reattori a neutroni veloci per i decenni a venire».

Secondo la compagnia nucleare russa «Il programma globale pone le basi non solo per la cooperazione bilaterale, ma influenzerà essenzialmente la forma del settore globale dell’energia nucleare».

Il documento firmato tra Rosatom e la China National Nuclear Corporation riguarda aree chiave e si concentra sull’ampliamento della cooperazione in corso tra Russia e Cina e sul lancio di «Nuovi progetti legati ai reattori a neutroni veloci, alla produzione di combustibile uranio-plutonio e alla gestione del nucleare esaurito carburante».

La Cina gestisce già 5 reattori nucleari costruiti dai russi e attualmente ne sta costruendo altri 4, il che rende la Russia il più grande fornitore nucleare della Cina.

Nel 2022, Rosatom ha avviato la costruzione del reattore Xudabu-4 e del reattore Tianwan-8 nella provincia di Jiangsu, nella Cina orientale. I reattori saranno alimentati dalla tecnologia ad acqua pressurizzata di terza generazione fornita da Rosatom, con le operazioni che inizieranno tra il 2026 e il 2028. Il costo di costruzione di ciascun sito è stimato in 1,7 miliardi di dollari.

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Written by redazione

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