Solo uno di questi, l’alluvione del 2 novembre scorso, è bastato per provocare 8 morti e danni da 2,7 mld di euro, rimborsati solo in minima parte dal Governo.
A fronte di questa dinamica la Regione Toscana sta già facendo la sua parte – sulla sicurezza idraulica vengono investiti circa 100 mln di euro all’anno in manutenzione e altrettanti in nuove opere – ed è al lavoro sul Piano di tutela delle acque, ma è evidente la necessità di correre più velocemente per adattare i territori all’avanzata di quella quota parte di cambiamenti climatici che è già in corso, e che ormai non possiamo evitare.
In quest’ottica, in quella che è l’ultima assemblea di mandato dell’associazione regionale dei Comuni, Anci Toscana ha organizzato oggi a Campiglia Marittima l’evento Per un alfabeto Comune: A di acqua, presentando il nuovo progetto Adaptwise.
Si tratta di un’iniziativa cofinanziata da Interreg Italia Francia Marittimo 2021-2027, che vede partner Anci Toscana, Confservizi Cispel Toscana – l’associazione regionale delle imprese di servizio pubblico – oltre all’utility idrica di Livorno (Asa).
Adaptwise, capitalizzando i risultati del progetto Adapt concluso nel 2020, vuole dare nuovo impulso alla pianificazione, realizzazione e monitoraggio di azioni di adattamento alle conseguenze dei cambiamenti climatici nelle città italiane e francesi dell’area transfrontaliera dell’alto Tirreno.
«Come tutti gli attori coinvolti in questo progetto – spiega Nicola Perini, presidente Cispel (nella foto) – abbiamo l’obiettivo di contribuire al miglioramento della capacità di prevenire e gestire i rischi derivanti dai cambiamenti climatici con particolare attenzione ad alluvioni, inondazioni e tutto quanto concerne le acque meteoriche, migliorando le conoscenze e le competenze delle istituzioni e della società civile e definendo al contempo strategie e piani di adattamento ai cambiamenti climatici».
Il presidente di Anci Toscana, il sindaco pratese Matteo Biffoni, ha messo inoltre l’accento sull’impegno in corso per una proposta di legge regionale con l’obiettivo di riconoscere un corrispettivo ai Comuni sorgivi che riforniscono d’acqua le città, ma senza aumenti in bolletta.
«Penso per esempio all’invaso di Bilancino, che consente l’approvvigionamento di Firenze e Prato – argomenta Biffoni – a suo tempo gli amministratori del Mugello hanno accettato un grande cambiamento dei loro territori, senza alcun riconoscimento. La realtà è che la risorsa idrica è delle aree interne. Ed è necessaria una cessione di sovranità delle città, per equilibrare il rapporto e permettere ai piccoli Comuni di avere risorse per gestire e tutelare meglio la stessa risorsa e i territori».
L’articolo Adaptwise, la Toscana di Comuni e utility investe nell’adattamento al clima che cambia sembra essere il primo su Greenreport: economia ecologica e sviluppo sostenibile.
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