Un gruppo di cinquanta europarlamentari di diversi partiti ha infatti firmato un importante emendamento al regolamento della legislazione farmaceutica europea: l’articolo 40a che istituisce la European medicines facility torna così in campo, e verrà sottoposto al voto durante la seduta plenaria del 10 e dell’11 aprile.
«È incoraggiante che un gruppo nutrito di europarlamentari condivida l’utilità di una infrastruttura pubblica per i farmaci, la cui approvazione rappresenterebbe un enorme passo avanti nella costruzione di un’Europa della salute bene comune – spiega Massimo Florio dell’Università Statale di Milano e membro del ForumDD – L’iniziativa dei cinquanta europarlamentari dimostra che si tratta di un obiettivo realizzabile, oltre che un tassello irrinunciabile per la costruzione di un’Europa più giusta. Ci auguriamo che il Parlamento europeo non manchi l’opportunità di un nuovo approccio per affrontare la sfida dei bisogni medici insoddisfatti».
La European medicines facility, un “Cern della salute”, è proposta come un’infrastruttura in grado di affermare le priorità sanitarie dell’Ue nell’interesse pubblico e di indirizzare la ricerca e lo sviluppo di farmaci, in particolare quelli non abbastanza sviluppati dall’industria farmaceutica privata o i cui prezzi sono insostenibili.
Primi firmatari dell’emendamento gli europarlamentari italiani del gruppo dei Socialisti e Democratici Alessandra Moretti, Brando Benifei e Patrizia Toia, seguiti da un consistente gruppo di eurodeputati di diverse nazionalità, tra i quali molti socialisti ma anche diversi esponenti dei gruppi della Sinistra, dei Verdi, dei liberali di Renew, dei non iscritti, una esponente del Partito popolare europeo, a testimonianza del consenso trasversale che la proposta può raccogliere.
La proposta di creare un’infrastruttura pubblica per farmaci, vaccini e ricerca biomedica ha da tempo raccolto il sostegno di numerosi esponenti del mondo scientifico, tra i quali Silvio Garattini e Giuseppe Remuzzi, presidente e direttore scientifico dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri”, delle già ministre della salute Rosy Bindi e Giulia Grillo, dei Premi Nobel Amartya Sen, Barry Barish e Giorgio Parisi, che hanno firmato insieme a migliaia di ricercatori, medici e cittadini la petizione lanciata dal ForumDD nel 2022 a sostegno dell’infrastruttura
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