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Bruciata la Venere degli stracci di Pistoletto, ma potrà risorgere grazie ai selezionatori tessili

Un incendio divampato all’alba di stamani ha distrutto la “Venere degli stracci”, l’opera d’arte del maestro Michelangelo Pistoletto inaugurata esattamente due settimane fa a Napoli, in piazza Municipio.

Sono in corso indagini da parte della polizia per accertare la natura del rogo, che appare di origine dolosa.

«C’è sgomento  per un atto di grande violenza, che lascia interdetti: quando si attacca l’arte, si attacca l’uomo – commenta il sindaco Gaetano Manfredi – Dopo lo sgomento c’è la risposta: rifaremo questa installazione perché è un simbolo di ripartenza che non può essere fermato dal vandalismo.
Lanceremo una raccolta fondi per far in modo che questa ricostruzione avvenga anche con una partecipazione popolare».

Un appello subito colto dalle aziende della selezione dei rifiuti tessili urbani del polo campano, che sono state profondamente colpite da questo gesto di vandalismo, perché nell’opera – circondata dagli indumenti usati che la completavano – vedevano un simbolo artistico in grado di nobilitare le loro attività, troppo spesso oggetto di campagne mediatiche negative.

«Il nostro distretto – afferma Giuseppe Valletti, presidente dell’Associazione recuperatori indumenti usati (Ariu) – intende offrire la propria disponibilità alla ricostruzione dell’opera sia fornendo il materiale tessile necessario, che partecipando ai costi di realizzazione».

Una disponibilità che si aggiunge a quella dell’Unirau, l’associazione delle aziende e delle cooperative che svolgono le attività di raccolta, selezione e valorizzazione della frazione tessile dei rifiuti urbani, con coi l’Ariu ha siglato nei giorni scorsi una partnership.

«A seguito dell’accordo recentemente siglato con Ariu – conclude Andrea Fluttero, presidente di Unirau – Siamo fortemente impegnati con iniziative tese a rivalutare l’immagine dell’importante distretto campano della selezione della frazione tessile dei rifiuti urbani e ad affermare con forza il principio della legalità, indispensabile in un mondo come quello della gestione e valorizzazione dei rifiuti troppo spesso danneggiato da qualche operatore scorretto che rovina l’immagine di tutto un comparto e rappresenta per noi un concorrete sleale. Anche per questo motivo diamo la nostra disponibilità, insieme ad Ariu, a partecipare alla ricostruzione dell’opera d’arte che è diventata per noi un simbolo».

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Written by redazione

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