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Cannabis legale in Germania, cosa prevede la nuova legge e come l’Italia potrebbe imitarla

Con 407 voti a favore, 226 contrari e 4 astenuti, il Bundestag – ovvero il Parlamento federale della Germania – ha approvato oggi la legalizzazione della cannabis per uso personale, oltre che terapeutico.

Dopo un passaggio formale atteso il prossimo 22 marzo nel Bundesrat, il Consiglio federale tedesco, la legge entrerà in vigore dal 1 aprile, portando così a compimento l’impegno preso dalla maggioranza di Governo composta da socialdemocratici, verdi e liberali.

Meno di un anno fa, nel luglio 2023, il ministro della Sanità tedesco Karl Lauterbach ha proposto una legge per la riforma del settore della cannabis volta a legalizzare, il possesso e la coltivazione per uso personale, oltre alla vendita tramite club autorizzati.

Con l’arrivo di aprile, chi è maggiorenne potrà coltivare fino a tre piante; dall’estate sarà poi possibile usare e comprare cannabis in club senza fini di lucro, autorizzati a coltivare e distribuire la pianta (per scoraggiare il turismo della cannabis, i club potranno affiliare fino a 500 membri, ma questi dovranno avere residenza in Germania). Si potranno inoltre possedere 50 grammi di cannabis a casa e 25 con sé per uso personale.

Le nuove regole vietano l’acquisto per i minori, mentre tra i 18 e i 21 anni sarà consentito comprarne solo fino a 30 g, con un contenuto massimo di Thc (tetraidrocannabinolo) del 10%.

«Anche se con norme forse difficili da applicare, la decisione tedesca conferma che finalmente nel mondo la pragmaticità si sostituisce all’ideologia quando si parla di scelte di uso personale anche di molecole psicoattive – commenta Marco Perduca dell’Associazione Luca Coscioni, già presidente del Comitato referendum cannabis legale –  Il voto di oggi conferma anche la serietà tedesca dove i patti chiari tra partiti politici raggiunti in fase di formazione di coalizione di governo non solo si fanno trasparentemente ma anche si rispettano. Non potendo contare su tanta serietà in Italia, per altri due mesi è possibile firmare una proposta di legge d’iniziativa popolare che prevede le stesse norme adottate oggi in Germania».

Si tratta di “Io coltivo”, la proposta di legge di iniziativa popolare promossa dall’Associazione Meglio legale insieme a una rete di oltre 30 partner, con l’Associazione Luca Coscioni in prima fila.

La sottoscrizione della proposta, lanciata lo scorso dicembre, e giunta già a 35.000 firme, è possibile online con l’identità digitale (Spid) al sito https://www.iocoltivo.org/.

«Siamo vicini alla fine di un’era – dichiara Antonella Soldo, coordinatrice di Meglio legale –  Un grande Paese europeo sceglie di percorrere la via della regolamentazione e questo è un evento che avrà conseguenze nel resto d’Europa. Le inutili e dannose politiche repressive perdono terreno, sta al nostro paese decidere se prenderne atto o rimanere il fanalino di coda. In Italia fumare cannabis non è un reato, ma coltivarla per uso personale è punibile con il carcere fino a 6 anni: la proposta “Io coltivo” vuole correggere uno dei più grandi paradossi sulle leggi sulle droghe in questo Paese».

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