Legambiente sottolinea che «Sarà quindi un momento molto importante, in cui riflettere con approccio laico e plurale sulla situazione energetica del nostro Paese. Sul suo schema di sviluppo e, soprattutto, su una visione che potrebbe nei prossimi anni determinare una integrale conversione ecologica della nostra economia e dei nostri stili di vita. Rifiutare l’idea di uno o più rigassificatori sul territorio nazionale, infatti, per noi non vuol dire affatto perpetuare lo schema angusto dell’ambientalismo del NO, bensì immaginare concretamente un futuro incardinato a un nuovo modello, basato sul risparmio, sull’efficienza, sulle comunità energetiche e su tanti impianti da fonti rinnovabili armonicamente inseriti sui territori. A impreziosire la giornata le conclusioni del nostro Presidente nazionale Stefano Ciafani».
il dibattito pubblico “Per un nuovo modello energetico, decentrato, pulito, partecipato!” sarà coordinato de dal presidente di Legambiente Toscana Fausto Ferruzza e interverranno: Alessandro Giannì, direttore campagne Greenpeace Italia; Katiuscia Eroe, responsabile energia Legambiente; Roberto Mari, delegato regionale Wwf Italia; Massimo Serafini, ambientalista; Fabrizio Bianchi, epidemiologo ambientale; Fabrizio Zannotti, segretario generale CGIL Livorno; Adriano Bruschi, presidente Legambiente Val di Cornia. Conclude Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente.
L’articolo C’è puzza di gas. Il 3 febbraio a Piombino mobilitazione e dibattito con Legambiente sembra essere il primo su Greenreport: economia ecologica e sviluppo sostenibile.
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