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Cecina punta sul riciclo di rifiuti spiaggiati e terre di spazzamento, grazie ai fondi Pnrr

È stato presentato oggi presso il Comune di Cecina il progetto di un nuovo impianto di riciclo da realizzarsi entro il 2026, per poter godere dei fondi Pnrr (6,5 mln di euro a fronte di un investimento totale pari a circa 9 mln) già assicurati sulla carta.

L’impianto punta a valorizzare i rifiuti derivanti dalla pulizia delle spiagge, oltre alle terre di spazzamento.

«Con questo intervento – spiega Vincenza Filippi, il commissario prefettizio alla guida del Comune – si riuscirà a fare un’opera di recupero della sabbia connessa all’alga posidonia. Nella circolarità del progetto si potrà reimmettere la sabbia pulita a beneficio degli arenili, per poi avviare la posidonia raccolta al recupero, diventando nuovo compost».

Tra gli obiettivi di questo progetto c’è infatti anche quello di rendere fruibili sempre più spiagge per la balneazione, oltre a contrastare l’erosione; la sabbia marina pulita e recuperata potrà infatti essere poi ricollocata lungo gli arenili, permettendo un ripascimento con il materiale più idoneo e adatto all’ecosistema.

«Retiambiente è la capogruppo del settore dei rifiuti nell’Ato Toscana costa – aggiunge il direttore generale della società, Urbano Dini – Nel proprio piano industriale ha riservato una particolare attenzione per quei rifiuti che non hanno mai avuto una risposta immediata, come appunto le terre di spazzamento o i rifiuti spiaggiati. Investendo nel Polo ambientale di Cecina andremo a dare nuova vita a certi materiali, che potranno diventare nuova ghiaia di varie dimensioni da impiegare nell’edilizia, così come la valorizzazione della posidonia, che può diventare nuovo compost, ossia un ammendante da impiegare nell’agricoltura. Verranno trattate 20 mila tonnellate per la raccolta e lo spazzamento. Rea sarà chiamata alla gestione del Polo impiantistico».

«Rea crede fermamente che questo impianto possa diventare un impianto innovativo e moderno, per tutto l’Ato costa – conclude il direttore di Rea, Stefano Bianchi – Pensiamo che questa realizzazione possa diventare un punto di riferimento per la Toscana per il trattamento di questo tipo di rifiuti, che prima veniva smaltito come indifferenziato e che oggi diventa materia prima seconda».

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Written by redazione

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