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Clima, in Toscana si prolunga l’allerta meteo. Da inizio anno sono 88 gli eventi estremi

Dagli incendi del weekend ai nubifragi di inizio settimana: nella giornata di ieri sono bruciati oltre 16 ettari nei Comuni di Montecatini Valdicecina, Pomarance e Scarlino, dove i roghi sono stati infine posti sotto controllo, mentre oggi è in corso un’allerta meteo arancione e gialla per temporali forti e rischio idrogeologico.

Dalla Protezione civile regionale informano che l’instabilità meteo porterà anche oggi pomeriggio temporali più frequenti sul nord ovest e sul litorale, con possibilità di un bis domani; sempre per oggi vengono monitorati venti di libeccio con raffiche fino a 90-100 km/h su Arcipelago meridionale e Maremma, mentre per domani si attendono venti di maestrale fino a 70-90 km/h sull’Arcipelago meridionale.

Per questo la Sala operativa della Protezione civile regionale ha emesso un nuovo codice giallo per temporali e rischio idrogeologico esteso a tutta la regione per tutta la giornata di domani, martedì 29 agosto, ed un altro codice giallo per vento per tutta l’area centro-meridionale, sempre per domani (oltre a confermare i codici arancione per temporali, rischio idrogeologico e mareggiate emessi ieri e validi fino alle 18 di oggi).

Nel frattempo, da Coldiretti Toscana arriva una prima analisi in merito alla sfilza di eventi meteo estremi – che aumentano in frequenza e intensità insieme all’avanzare della crisi climatica – che hanno interessato la Toscana in questa prima parte del 2023.

L’associazione di rappresentanza agricola parla di «una stagione tra le più complicate e sofferte di sempre, con 88 eventi estremi dall’inizio dell’anno tra piogge eccessive, alluvioni, grandinate, trombe d’aria che hanno danneggiato le coltivazioni, le strutture agricole e le infrastrutture», con danni produttivi ed economici palpabili.

«Le conseguenze dei cambiamenti climatici, con una tendenza sempre più frequente alla tropicalizzazione, hanno tagliato la produzione di pere (-70%), mele (-30%), susine (-30%), meloni (-50%), frumento (-10%), pomodoro (-10%) ma anche delle varietà primaverili di miele (90%), latte (-15%) e uova (-10%). Previsioni in calo anche per il vino (-20%) secondo il primo monitoraggio di Vigneto Toscano e sulla prossima annata olivicola dove la riduzione oscilla tra il 10% ed il 50% a seconda dell’areale», snocciolano da Coldiretti.

Dati che tornano ad accendere un faro sulla doppia sfida che i cambiamenti climatici pongono (anche) alla Toscana. Da una parte quella della mitigazione, che comporta una rapida quanto robusta riduzione nelle emissioni di gas serra legate all’uso dei combustibili fossili, investendo dunque in efficienza energetica e in nuovi impianti per catturare le energie rinnovabili. Dall’altra quella dell’adattamento alla quota parte di cambiamenti climatici ormai inevitabile, investendo nella resilienza del territorio, a partire da un nuovo Piano di tutela dell’acqua su cui la Regione è già al lavoro.

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