Dopo diversi incontri sono state individuate 4 azioni da perseguire: la salvaguardia della qualità delle acque e la sicurezza idraulica; l’accessibilità e la fruibilità dell’area, del sistema fluviale inteso come rete in cui sono incluse la mobilità dolce pedonale e ciclabile; la gestione delle aree perifluviali e la valorizzazione paesaggistica, delle connessioni con l’urbano e delle sponde come opportunità di creazione di nuovi spazi fruitivi; la valorizzazione culturale e la propensione ad un turismo responsabile, partendo dalla costruzione di un’identità rivierasca.
Il progetto partecipativo “Oltre i confini. Verso il Contratto di Fiume Elsa” ha portato alla definizione di un Quadro conoscitivo (Atlante), di un Documento Strategico e di un Piano di Azione per il Contratto di Fiume Elsa e di un progetto d’area inerente una pista ciclabile lungo tutto il corso del fiume, assumendo come obiettivo intrinseco quello di integrare e territorializzare le politiche settoriali in una visione multifunzionale del fiume, attraverso un processo che coordina e sostiene la partecipazione locale nella costruzione di un nuovo senso di comunità legato al comune riconoscersi in uno scenario condiviso di trasformazione.
La firma del protocollo di intesa per la realizzazione del Contratto di Fiume rappresenta, dunque, sia la fine di un primo percorso di coinvolgimento attivo, sia l’inizio di un nuovo percorso che si allarga a tutti i comuni rivieraschi, includendo i comuni di Sovicille e Casole d’Elsa sul versante senese, Gambassi Terme ed Empoli sul versante fiorentino e San Miniato sul versante pisano.
L’assessora regionale all’ambiente e difesa del suolo Monia Monni ha detto che «Il contratto di fiume è uno strumento importante che ci aiuta a ritrovare una visione condivisa del fiume, tiene insieme la tutela della risorsa idrica, la valorizzazione ambientale e quella culturale. Un modello di governance che in Toscana sta funzionando come strumento di programmazione strategica, adeguato alla complessità del sistema fluviale. Serve ascolto, confronto con tutta la rete di soggetti che il fiume coinvolge. Così si possono produrre le azioni giuste affinché tutte le peculiarità del fiume trovino la giusta dimensione e vengano inserite in un nuovo modello di sviluppo sostenibile che tenga conto dell’evolversi dei cambiamenti climatici . Nello specifico, le azioni del contratto dell’Elsa salvaguardano qualità delle acque e sicurezza idraulica, accessibilità e fruibilità dell’area, valorizzano il paesaggio e il turismo responsabile».
Il Piano di Azione prevede l’istituzione di un Tavolo di Coordinamento Permanente per favorire le collaborazioni istituzionali, il monitoraggio dell’attuazione dei progetti e degli interventi, l’implementazione del contratto alla scala di bacino, l’ampliamento del quadro conoscitivo, l’informazione e la partecipazione delle comunità locali. Tutti i firmatari si impegnano quindi alla costituzione di un Tavolo di Coordinamento Permanente allargato a tutti i comuni rivieraschi, finalizzato a promuovere l’attivazione del Contratto di Fiume Elsa, la definizione del Piano d’Azione, la sensibilizzazione della popolazione nel bacino dell’Elsa, l’attuazione delle azioni e dei progetti da intraprendere.
L’azione congiunta di coordinamento fra i firmatari può essere utile a determinare la stesura di progetti di interesse naturalistico, scientifico, turistico, culturale, di gestione del territorio, in modo autonomo o con l’eventuale supporto anche finanziario della Unione Europea, dello Stato e della Regione Toscana.
Il sindaco di San Gimignano Andrea Marrucci ha concluso: «Oggi è il segno tangibile che dobbiamo e vogliamo ridare valore al fiume Elsa e lo faremo con il Contratto di Fiume, lo strumento pattizio che ci permette di collaborare tutti alla pari (istituzioni, enti, cittadini) e di farlo in una dimensione di area, multiscalare, che va oltre i nostri singoli confini amministrativi. I fiumi sono parte integrante del territorio e della sua gestione. In questo il ruolo delle comunità locali è decisivo, perché nessun soggetto può da solo risolvere i problemi, mentre collettivamente possiamo fare molto. Oltre i confini. Verso il contratto di fiume Elsa” è stato un progetto che ha intercettato in pieno il periodo pandemico e non è stato per niente facile, ma nonostante questo lo abbiamo concluso attivando il percorso partecipativo di cittadini e associazioni. Con la firma del protocollo parte ora una nuova fase, ancora più inclusiva, il cui obiettivo comune resta quello di una visione condivisa del fiume e la sua messa in valore, oltre alla sua fruizione quotidiana. Tutela e qualità delle acque e dell’ambiente, messa in sicurezza idraulica del fiume, fruizione del parco fluviale con percorsi ciclabili e pedonali, sport ed escursionismo, sono le azioni da porre in campo con tutti i soggetti coinvolti e le popolazioni rivierasche. Ringrazio tutti gli enti locali e le autorità firmatarie, la Regione Toscana e le sue articolazioni, il Dipartimento di Architettura dell’Unifi e l’Ente Cambiano».
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