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Contro la siccità la Toscana sta investendo nell’agricoltura di precisione

Per ovvi motivi l’agricoltura rappresenta il settore economico più direttamente esposto agli effetti della siccità, ma è anche quello maggiormente responsabile del consumo di acqua: dei 26 mld di metri cubi usati annualmente in Italia, il 55% finisce nei campi.

Per adattarsi ad un clima che cambia rapidamente, anche l’agricoltura è chiamata dunque a mutare. In Toscana questa dinamica sta portando ad un’importante crescita degli investimenti nella cosiddetta agricoltura di precisione e 4.0: stazioni agrometereologiche e sensori che consentono di capire quando e quanto annaffiare, sistemi di riciclo delle acque e di irrigazione goccia a goccia, serre hitech che migliorano l’efficienza energetica, coltivazioni acquaponiche, attrezzature di precision farming per velocizzare le lavorazioni e salvare i raccolti in situazioni di emergenza.

«La nostra agricoltura si deve adattare rapidamente a condizioni climatiche nuove e spesso estreme se vuole essere competitiva e sostenibile», spiega Fabrizio Filippi, presidente di Coldiretti Toscana.

Lo scorso anno, la sola siccità era costata alle imprese regionali 260 milioni di euro di danni ed il 10% delle produzioni. In risposta, è cresciuto del 31% in un anno il fatturato dell’agricoltura 4.0 che punta ad ottimizzare al massimo l’utilizzo anche della risorsa acqua impiegando quella realmente necessaria, ad evitare sprechi, ridurre i costi di produzione.

Un trend che potrebbe presto accelerare ancora grazie alle risorse europee messe a disposizione attraverso il Piano di sviluppo rurale della Regione Toscana; nel merito, Coldiretti evidenzia la scadenza ormai prossima (31 marzo) del bando dedicato a “Investimenti per migliorare la redditività e la competizione delle aziende agricole”. È la prima volta che il Psr prevede risorse, per circa 8 milioni di euro, destinate a favorire gli investimenti sull’agricoltura di precisione prevedendo una copertura fino al 90% dei costi ammissibili.

«Il bando – conclude Filippi – sta incontrando un altissimo interesse da parte delle aziende agricole. È un bando su cui la nostra organizzazione si è molto spesa lavorando a stretto contatto con l’assessorato all’agroalimentare. L’impiego della tecnologia in agricoltura rappresenta una straordinaria rivoluzione nelle nostre campagne. Tutto questo sta avvenendo in concomitanza con un forte ricambio generazionale con quasi una impresa agricola giovanile su tre (31%) che applica oggi tecniche di agricoltura di precisione».

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