in

Copernicus: le emissioni degli incendi boschivi canadesi sono state le più alte mai registrate

Dall’inizio di maggio, diverse province del Canada sono state colpite da mega-incendi che si sono propagati tra la British a, l’Alberta, il Saskatchewan e i North-West Territories, nel Canada occidentale, verso l’Ontario, il Québec e la Nova Scotia, nel Canada orientale. Secondo i dati del Global Fire Assimilation System (GFAS)  del Copernicus Atmosphere Monitoring Service (CAMS), che coprono il periodo che va dal 2003 a oggi, «Le emissioni prodotte da questi incendi fino al 26 giugno sono ora le maggiori emissioni annuali stimate per il Canada nei 21 anni del nostro set di dati GFAS. Nella seconda settimana di giugno, il fumo di questi incendi ha portato a un significativo degrado della qualità dell’aria in tutto il Nord America, raggiungendo anche le coste europee attraverso l’Atlantico». 

Il 21 e il 22 giugno, un ulteriore aumento dell’intensità degli incendi in Quebec e Ontario ha fatto sì che le previsioni globali del CAMS mostrassero «Un episodio particolarmente forte di trasporto di fumo a lungo raggio che ha attraversato l’Atlantico settentrionale e ha raggiunto l’Europa, con valori elevati di profondità ottica dell’aerosol e monossido di carbonio, tra il 26 e il 29 giugno. E’ importante notare che i trasporti di fumo a lungo raggio, come questo episodio, tendono a verificarsi ad altitudini più elevate, dove la vita atmosferica degli inquinanti atmosferici è più lunga, il che significa che si manifestano maggiormente come cieli nebulosi con tramonti rossi/arancioni. Pertanto, non si prevede che il trasporto di fumo ipotizzato abbia un impatto significativo sulla qualità dell’aria in superficie. Le previsioni del CAMS sulle concentrazioni di particolato (PM2,5 e PM10) in superficie, che potrebbero aggiungersi alle fonti locali di inquinamento atmosferico, vengono monitorate attentamente in caso di cambiamenti».

Mark Parrington, senior scientist CAMS, conclude: «Il nostro monitoraggio dell’entità e della persistenza delle emissioni degli incendi boschivi in Canada dall’inizio del mese di maggio ha mostrato quanto sia stato insolito, se confrontato con i due decenni del nostro set di dati. Il trasporto a lungo raggio del fumo che stiamo monitorando non è insolito e non si prevede che abbia un impatto significativo sulla qualità dell’aria in superficie in Europa, ma il fatto che i valori così elevati della profondità ottica dell’aerosol e degli altri inquinanti associati al pennacchio di fumo siano così alti quando raggiungono questo lato dell’Atlantico, è un chiaro riflesso dell’intensità degli incendi».

L’articolo Copernicus: le emissioni degli incendi boschivi canadesi sono state le più alte mai registrate sembra essere il primo su Greenreport: economia ecologica e sviluppo sostenibile.

ARTICOLO TERMINATO!

E come sempre ti raccomandiamo: se hai domande, dubbi, chiarimenti di qualsiasi tipo, scrivici nei commenti o lascia la tua valutazione! Il team di GREENYTOP è al tuo servizio per offrirti un servizio di qualità. Per richieste di collaborazione e di carattere promozionale Contattaci via email. Un saluto dal team di Greenytop!

What do you think?

Written by redazione

Nature restoration law: non c’è maggioranza in commissione ambiente dell’Europarlamento. Ma potrebbe essere un bene

Corte dei conti Ue, su energia e clima gli obiettivi 2030 sono a rischio: serve di più