Le informazioni diffuse dal Glc Lipu Sila si possono reperire sulla pagina ufficiale: https://www.facebook.com/glcsila/.
La cicogna nera Ciconia nigra è una delle specie più rare del nostro Paese, con solo 36 coppie nidificanti sul territorio nazionale, per lo più concentrate nel sud Italia. Nel 2022, monitoraggi sull’attività riproduttiva della specie su tutto il territorio nazionale hanno confermato che, rispetto alla stagione 2021 si è verificato un incremento da 28 a 36 coppie, il numero più elevato riscontrato a tutt’oggi e le nuove coppie sono state rinvenute in Lazio, Molise, Basilicata e Calabria (dati pubblicati dal Gl.i.ci.ne).
Sull’altipiano della Sila (Appennino calabro), come è ormai noto, la splendida cicogna nera da almeno sette anni la si può osservare in ogni periodo dell’anno. Pur essendo comunque una specie abbastanza rara, la cicogna nera in Sila, da specie migratrice è diventata nel tempo anche specie svernante e nidificante.
Inoltre, alcuni individui, specie subadulti, sono estivanti nel comprensorio. Ad occuparsi attentamente della cicogna nera sul promontorio calabrese è l’ornitologo Gianluca Congi, coordinatore del Glc Lipu Sila e vicepresidente della Società ornitologica italiana che, negli anni, ha pubblicato importanti studi sulla specie, in particolare tre lavori di approfondimento sullo svernamento e sulla prima nidificazione accertata, tutti già pubblicati sulla rivista di ornitologia Alula, edita dalla Sropu (Stazione romana osservazione e protezione uccelli).
In bibliografia, per il territorio silano non era noto né lo svernamento né la nidificazione. I dati raccolti con grande pazienza e impegno, evidenziano che in Sila è presente il sito di nidificazione e di svernamento alla quota più elevata ad oggi nota in Italia. Nel 2021 è stata documentata la nidificazione su albero di alto fusto, che è l’unica conosciuta nel centro-sud Italia (in questa porzione del nostro Paese la specie predilige le pareti).
Il Glc Lipu Sila collabora con il Gl.i.ci.ne (Gruppo di lavoro italiano sulla cicogna nera) fornendo i dati soprattutto della riproduzione, inoltre, in questi anni ha creato una fitta rete di collaboratori (cittadini, agricoltori, naturalisti, birdwatcher, operatori di vigilanza etc) che nel tempo hanno contribuito a segnalare gli avvistamenti e le potenziali minacce alla specie e agli habitat da essa frequentati.
Le attività di monitoraggio e studio sono concentrate soprattutto tra le province di Cosenza, Catanzaro e Crotone, si tratta di un’area estesa per oltre 150.000 ettari compresi i rilievi minori, uno degli altipiani più vasti d’Europa, dove in assoluta riservatezza il Glc non ha mai svelato né il luogo di svernamento né soprattutto quello di nidificazione, mantenendo comunque ogni dato nella più totale riservatezza, tutto ciò per la tutela di questa meravigliosa, delicata e rara specie ornitica.
Nello scorso mese di giugno, sono state osservate quattro splendide cicogne nere, due adulti e due subadulti, presenti in una zona sita a circa 1300 m slm nel cuore della Sila calabrese, di cui mostriamo solo oggi le immagini. Soltanto lo scorso mese di ottobre, durante la giornata mondiale della migrazione, fu registrato da parte di Gianluca Congi e dal birdwatcher Salvatore Coricello un eccezionale avvistamento che riguardò ben 16 cicogne nere all’interno dell’area Mab Sila – Riserva della biosfera mentre a settembre scorso, nel Parco nazionale della Sila, furono osservate assieme ben 7 cicogne nere.
Quest’anno è stata rilevata la presenza di individui adulti in almeno tre diversi comprensori silani, distanti parecchie decine di chilometri l’uno dall’altro, usando tutte le cautele del caso, poiché potrebbe trattarsi di individui erratici o comunque provenienti da altri siti riproduttivi, ciò potrebbe far propendere alla presenza di più coppie (ovviamente la certezza come spiegato si ha con l’accertamento della nidificazione, fattore non sempre facile e immediato da appurare).
Si cercherà di capirne di più anche se spesso come detto non è facile a causa della complessità orografica del territorio da indagare e delle risorse a disposizione in termini di uomini e mezzi.
I custodi della Ciconia nigra del Glc Lipu Sila proseguiranno le attività a tutela e studio di questa meravigliosa specie, tutto ciò nell’esclusivo interesse dell’immane biodiversità custodita nell’antichissimo massiccio silano.
L’articolo Cosa sappiamo davvero sulla presenza della cicogna nera in Sila sembra essere il primo su Greenreport: economia ecologica e sviluppo sostenibile.
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