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Dall’Empolese-Valdelsa una nuova holding per avere più peso nella Multiutility Toscana

Dopo la nascita del “sindacato fiorentino” lo scorso aprile a Scandicci, adesso anche l’area dell’empolese si sta organizzando per arrivare a dotarsi di una voce unitaria all’interno della Multiutility della Toscana, attraverso una holding – ovvero una società che detiene solo partecipazioni – ad hoc.

Come noto, la Multiutility è una società che è già sbocciata un anno fa dalla fusione per incorporazione in Alia di Acqua toscana, Consiag e Publiservizi, con  un crescente contributo arrivato poi da parte di Estra: un progetto che ad oggi è incentrato prevalentemente sulla Toscana centrale, con alla guida della Multituility i Comuni di Firenze (37,1%), Prato (18,1%), Pistoia (5,54%) Empoli (3,4%) ed altri comuni toscani (35,9%).

Ma l’ambizione è quella di far crescere il perimetro dell’operazione, per riunire sotto un’unica regia la gestione dei servizi pubblici toscani.

Le varie aree territoriali si stanno però organizzando per consolidare la propria voce all’interno del progetto Multiutility, che sta ancora lavorando alla presentazione del nuovo piano industriale.

Nel caso dell’Unione dei Comuni Empolese-Valdelsa, il Comune di Empoli ha appena lanciato una consultazione pubblica – le osservazioni potranno arrivare entro le 18 del 1 febbraio – per arrivare poi a costituire una holding nella quale conferire le partecipazioni detenute nelle società Alia e Agenzia per lo sviluppo dell’Empolese-Valdelsa (Asev).

L’operazione è pensata per accogliere tutti i Comuni dell’Unione, in modo da «dotarsi di uno strumento di rappresentanza unitaria».

Dopo la consultazione pubblica, l’iniziativa sarà presentata al consiglio comunale di Empoli nelle prossime settimane, ma non si tratta di un fulmine a ciel sereno.

«I sindaci dell’Empolese Valdelsa hanno dichiarato fin dall’approvazione della delibera di nascita della Multiutility – ricorda il Comune – l’intenzione di dotarsi di uno strumento che gestisse unitariamente le quote di partecipazione dei Comuni dell’Empolese Valdelsa dentro la futuribile Holding Toscana».

Il progetto è naufragato negli scorsi mesi per i rilievi della Corte dei Conti, la quale ha fatto notare come non rinvenisse le ragioni per cui si dovesse costituire una holding per gestire le partecipazioni di un unico soggetto; da qui la decisione di conferire non solo le partecipazioni detenute in Alia ma anche quelle presenti in Asev.

In quest’ottica la holding, nel caso sorgano necessità, potrà essere ampliata in futuro anche con l’ingresso di altre società detenute dai Comuni stessi.

Per il momento questa struttura si presenta di fatto come un’evoluzione del patto parasociale territoriale tra i Comuni area ex Publiservizi, quali soci della Multiutility, ed è tesa a conservare, anche nel contesto della Multiutility, una «gestione unitaria delle partecipazioni azionarie».

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Written by redazione

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