«Un risultato straordinario che lascia ben sperare nell’ambito di una tutela che viene garantita con importanti azioni all’intero sistema delle Riserve regionali della Toscana, grazie anche alla collaborazione con i Comuni di cui la Diaccia Bortona fa parte. I nuovi nati – commenta l’assessora regionale all’Ambiente, Monia Monni – ci dicono che la Riserva è un luogo sicuro in cui fare tappa durante le migrazioni, un luogo in cui sostare e poter svezzare i propri piccoli».
La Riserva, che è Zona speciale di conservazione e protezione ai sensi della direttiva europea
“Uccelli”, si conferma così uno scrigno di biodiversità ornitica racchiuso negli 800 ettari di zona umida oltre ad altri 400 ettari circa di zone aperte.
Il personale del settore regionale Tutela della natura e del mare sta rilevando in questi giorni la consistenza delle popolazioni stabilmente insediate nella zona umida e nella vicina “casa” degli aironi coloniali (la cosiddetta “garzaia”) nella pineta delle Marze. È così che sono stati avvistati i piccoli di fenicottero.
In particolare, è stata constatata la nascita di almeno 8 pulli di fenicotteri ai quali faranno seguito, si auspica, altri, così come sembrerebbe dall’evoluzione della situazione in colonia.
L’articolo Dopo un decennio il fenicottero rosa è tornato a nidificare nella Riserva della Diaccia Bortona sembra essere il primo su Greenreport: economia ecologica e sviluppo sostenibile.
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