È quanto emerge dal nuovo rapporto European electricity review 2024, elaborato dal think tank Ember, che evidenzia però come i progressi non siano equamente distribuiti tra tutti gli Stati membri dell’Ue.
In particolare, l’Italia è il Paese che più di ogni altro dipende ancora dal gas fossile, con 120 TWh di elettricità prodotta a partire dal metano (davanti alla Germania, 79 TWh), ovvero il 45% del totale (dietro all’Irlanda, 50%, e quasi il triplo rispetto alla media europea del 17%): i 120 TWh di produzione italiana rappresentano più di un quarto dell’elettricità totale generata dal gas nell’Ue.
Nonostante questo, anche in Italia la produzione di elettricità dal gas è in calo, segnando -22 TWh nel 2023; con un aumento di +9,9 TWh, l’Italia ha anche registrato il maggior incremento di produzione idroelettrica nell’Ue (+35%) recuperando il crollo dovuto alla siccità nel 2022, ed è stato il terzo maggiore produttore di energia solare (dopo Germania e Spagna).
«Il settore elettrico dell’Ue è nel mezzo di un cambiamento monumentale – osserva Sarah Brown, direttrice del programma Europa di Ember – I combustibili fossili stanno giocando un ruolo più piccolo che mai, mentre si sta delineando un sistema con l’eolico e il solare come colonna portante».
Il calo della domanda di elettricità nel 2023 (-3,4% rispetto al 2022 e -6,4% rispetto ai livelli del 2021) ha contribuito al trend – attribuito per poco più di un terzo (38%) alla riduzione del consumo di elettricità industriale –, anche se non dovrebbe ripetersi nel prossimo futuro vista la forte elettrificazione dei consumi ormai in corso.
La produzione da fonti fossili è crollata del 19% nel 2023 insieme alle emissioni del settore elettrico (-19%), e il declino del carbone (-26%) non si è tradotto in un aumento della produzione gas (-15%), che anzi è diminuita per il quarto anno di fila.
Per contro, l’eolico e l’energia solare hanno registrato i più alti aumenti annuali sia nella generazione che nella capacità installata, con 90 TWh e 73 GW: insieme hanno prodotto il 27% dell’elettricità dell’Ue nel 2023, con l’eolico che da solo ha superato il gas (18% vs 17%).
«La crisi energetica e l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia non hanno portato alla rinascita del carbone e del gas, tutt’altro – sottolinea Brown – Il carbone si sta avvicinando all’eliminazione graduale e, con la crescita dell’eolico e del solare, il gas sarà il prossimo a entrare in declino terminale. Tuttavia, non è il momento di compiacersi».
Il piano RePowerEu prevede infatti che entro il 2030 l’energia eolica e solare raggiunga il 55%, quasi raddoppiando rispetto al 27% del 2023. Una crescita necessaria per difendere sia il clima sia la salute dei cittadini, oltre che per ridurre il peso delle bollette.
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