«Siamo di fronte all’intervento più rilevante del Pnrr in Toscana – ha spiegato stamani il presidente della Regione, Eugenio Giani – Un sistema che sta cambiando in positivo i collegamenti dell’intera area metropolitana e le abitudini delle persone». Si tratta di «un passaggio dal sistema tramviario centrato su Firenze ad un sistema metropolitano, che con la tranvia fino a Campi compie un vero e proprio salto di qualità. E un passo avanti nella cura del ferro, che diventa sempre più efficace e funzionale».
La linea prevede infatti 24 fermate per un tracciato complessivo di 11,6 km, articolati in due lotti: la linea 4.1 si sviluppa dalla stazione Leopolda fino Le Piagge, mentre la linea 4.2 prosegue da Le Piagge fino a Campi Bisenzio. Complessivamente, si tratta di un’opera che prevede investimenti pari a oltre mezzo miliardo di euro (573 mln).
Per sopperire ai 30 mln di euro recentemente tagliati dal Governo Meloni, verrà aperto un prestito con la Cassa depositi e prestiti (Cdp).
«Il Governo – ha sottolineato nel merito il sindaco di Firenze, Dario Nardella – non ha risolto il problema dei 30 milioni di euro che sono stati spostati al 2027, ovvero è come se li avesse tolti dato che la linea 4 della tramvia è finanziata con i fondi europei del Pnrr e deve essere completata entro il 2026. Ma abbiamo deciso di non compromettere una linea così importante che collega Firenze a Campi Bisenzio facendo ricorso a un prestito di Cassa depositi e prestiti di 30 milioni di euro, pagando così anche un milione di euro di interessi. È un nuovo gesto ostile del Governo contro Firenze».
I prossimi passaggi prevedono, per la linea 4.1, l’approvazione del progetto definitivo da parte del Cipess, a seguire la progettazione esecutiva e l’avvio dei cantieri. La durata dei lavori, compresa la fase del pre-esercizio, è stimata in due anni e mezzo; la partenza è prevista nei prossimi mesi così da completare l’intero intervento, sia per quanto riguarda la tramvia sia la viabilità, entro il 2026.
Per la linea 4.2 invece è in corso il completamento della progettazione definitiva che dovrà essere sottoposta a Valutazione d’impatto ambientale (Via), poi sarà la volta della progettazione esecutiva e dell’inizio dei cantieri a fine anno (durata compreso il pre-esercizio poco più di due anni e comunque conclusione prevista entro il 2026).
Ma non finisce qui. «Nei prossimi giorni – ha aggiunto Giani parlando del tracciato tramviario verso Sesto Fiorentino –, quando firmeremo l’accordo sui Fondi di sviluppo e coesione (Fsc) avremo i 227 milioni per la tranvia che dall’aeroporto Vespucci arriverà alle porte del Polo scientifico di Sesto Fiorentino. È poi imminente la partenza della linea verso Bagno a Ripoli. Quindi con Bagno a Ripoli, Campi e Sesto il sistema tramviario, il trasporto pubblico su ferro, diventerà un servizio che da Firenze collega l’intero hinterland. Ciò significa utilizzare un mezzo non inquinante e funzionale, che non ammette intersezioni, promiscuità con altri mezzi, riuscendo così ad essere molto veloce, un sistema unico in Italia che sta funzionando anche sotto il profilo della riqualificazione del territorio».
A migliorare sarà anche la qualità dell’aria, uno degli storici punti dolenti per la Piana fiorentina, che con la tramvia può contare su un mezzo di trasporto a zero emissioni locali di CO2 e di inquinanti atmosferici.
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