Legambiente ricorda che «Questa foce è tra le maggiori criticità rilevate da Goletta Verde sulle coste dell’Emilia-Romagna; risulta infatti inquinato dal 2010 con le uniche eccezioni del 2019 e del 2022».
I punti esaminati e risultati entro i limiti di legge. Uno alla foce del canale navigabile in località Porto Garibaldi nel comune di Comacchio in provincia di Ferrara. Quattro i punti in provincia di Ravenna: la spiaggia nord rispetto al canale in destra Reno in località Casal Borsetti nel comune di Comacchio; la spiaggia nord della foce del fiume Lamone, in località Marina Romea nel comune di Ravenna; la foce del canale Ferrari a Punta Marina nel comune di Ravenna; la foce fiume Uniti al Lido di Adriano nel comune di Ravenna; la spiaggia alla foce del fiume Savio nel comune di Cervia. Uno il prelievo effettuato in provincia di Forlì-Cesena alla foce del fiume Rubicone nel comune di Gatteo. Tre i punti campionati in provincia di Rimini: presso la spiaggia a sud della foce del fiume Uso, tra i comuni di Bellaria e Igea Marina; alla foce del Marecchia, nella località di San Giuliano mare del comune di Rimini; alla foce del torrente Ventena nel comune di Cattolica.
Davide Ferraresi, presidente di Legambiente Emilia-Romagna, ha sottolineato che «Gli esiti del monitoraggio delle acque delle nostre coste sono pressoché identici ai rilevamenti dell’anno scorso quando era stato rilevato un miglioramento dei dati: un solo punto campionato oltre i limiti di legge nel 2022 e nel 2023. Dati i risultati di quest’anno sollecitiamo gli enti preposti a individuare la fonte di inquinamento del fiume Marano <, Negli anni scorsi questo intento era stato dichiarato ma di fatto ancora il problema non è stato risolto. Sono queste le infrastrutture da potenziare per tutelare il mare dagli scarichi delle acque reflue, e quindi salvaguardare il turismo, uno dei settori su cui si regge l’economia dell’Emilia-Romagna. Quest’anno abbiamo fatto anche una sgradevole scoperta nel corso del lavoro di prelievo e campionamento delle acque: lungo tutti i punti esaminati, nonostante la presenza degli appositi raccoglitori, sono stati notati rifiuti abbandonati. Questo vuol dire che le amministrazioni devono impegnarsi maggiormente sulla comunicazione a bagnanti e turisti, e in generale, sul senso civico della cittadinanza».
Durante i sopralluoghi, i tecnici di Goletta Verde hanno rilevato la scarsa presenza dei cartelli relativi all’informazione sulla qualità delle acque. Solo nel punto alla foce del Marano a Riccione, risultato “fortemente inquinato”, è stata rilevata la presenza dei divieti di balneazione.
Stefano Raimondi, portavoce di Goletta Verde e coordinatore aree protette e biodiversità Legambiente, conclude: «Come ogni anno con Goletta Verde, storica campagna di Legambiente, monitoriamo lo stato di salute delle acque delle coste italiane Il lavoro dei volontari e le volontarie di Goletta Verde non si vuole sostituire a quello delle autorità preposte ma bensì vuole restituire, nel periodo estivo, la fotografia sui problemi depurativi del nostro Paese. I dati per il secondo anno consecutivo fanno registrare un miglioramento ma bisogna tenere la guardia alta e tutelare la risorsa mare. Chiediamo uno sforzo in più per quanto riguarda l’informazione ai bagnanti sulla qualità delle acque, obbligatoria per legge».
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