La ricerca raccomanda una serie di azioni, , da affiancare ai rilasci, per ristabilire una popolazione vitale di gatti selvatici (Felis silvestris silvestris) e che includono «La riduzione della minaccia di ibridazione con gatti domestici e ibridi, il miglioramento degli habitat utilizzati dai gatti selvatici e la riduzione delle morti per malattie, persecuzioni e incidenti stradali».
Finanziati dal National Lottery Heritage Fund, il 9 Rapporti specialistici 2023 e il Rapporto di sintesi finale 2023 sono frutti del progetto Scottish Wildcat Action, che si è svolto dal 2015 al 2020 che ha lavorato con oltre 140 volontari per rilevare, intrappolare, sterilizzare e vaccinare 205 gatti rinselvatichiti domestici e ibridi; ha raccolto oltre un milione di immagini in censimenti con trappole fotografiche di gatti selvatici, identificando 356 gatti in 6 aree prioritarie e raccolto 769 segnalazioni di gatti.
Oltre a censimenti approfonditi con trappole fotografiche nelle 6 aree prioritarie, i partner del progetto hanno condotto sondaggi con trappole fotografiche in 268 siti con foto-trappole in oltre 30 siti. Scottish Wildcat Action ha eseguito test genetici su 529 campioni di gatti, scoprendo che «Nessun campione prelevato da gatti selvatici ha ottenuto un punteggio abbastanza alto da essere considerato un gatto selvatico scozzese».
E’ stata anche esaminata la morfologia di 118 gatti morti, oltre la metà dei quali sono stati investiti sulle strade, nessuno dei quali si è rivelato essere un gatto selvatico scozzese. Lo screening genetico eseguito su tutti i gatti selvatici in cattività fertili nello Scottish Wildcat Studbook, gestito dalla Royal Zoological Society of Scotland e l’aumento del 67% della popolazione riproduttiva di gatti selvatici in cattività permettono però ancora di preparare e realizzare un programma di allevamento per la conservazione della specie che sembra estinta in natura.
Il progetto ha anche tracciato, utilizzando collari GPS, 14 ibridi di gatto selvatico per identificare potenziali minacce per i gatti selvatici puri e saperne di più sulla loro ecologia e comportamento ed è stato in grado di dimostrare che «Ci sono troppi pochi gatti selvatici perché le loro popolazioni siano sostenibili a breve o lungo termine».
Nel 2019, Scottish Wildcat Action ha condiviso li suoi dati con il Cat Specialist Group della Species Survival Commission dell’International Union for the Conservation of Nature (IUCN SSC) che, nella sua revisione indipendente ha concluso che «La popolazione selvatica non era più vitale senza rinforzo o reintroduzione».
Il lavoro di Scottish Wildcat Action è stato utilizzato per informare la progettazione di una nuova fase successiva e Saving Wildcats – RZSS, n collaborazione con NatureScot, Forestry and Land Scotland, Cairngorms National Park Authority, Nordens Ark e Junta de Andalucía, hano effettuato rilasci condotti con il supporto di Cairngorms Connect. Saving Wildcats punta a prevenire l’estinzione dei gatti selvatici in Scozia allevandoli e rilasciandoli in natura ed è sostenuto dal programma LIFE dell’Unione Europea. Il team si sta attualmente preparando per il primo di una serie di rilasci di prova di gatti selvatici nel Cairngorms National Park a partire da questa estate».
La ministra della biodiversità della Scozia, Lorna Slater ha commentato: «Il gatto selvatico scozzese è una specie autoctona iconica e molto amata, eppure la sua stessa esistenza è minacciata. Questa ricerca della Scottish Wildcat Action sarà fondamentale per informare le decisioni future su come possiamo rilanciare i suoi numeri in tutto il Paese e salvaguardare la popolazione in futuro. Invertire le drammatiche perdite in natura che abbiamo visto negli ultimi tempi è una delle sfide fondamentali che il nostro Paese deve affrontare. Il governo scozzese rimane impegnato in questa lotta e sta lavorando attivamente per proteggere e ripristinare il nostro ambiente naturale».
Il dottor Roo Campbell, consulente per i mammiferi di NatureScot e autore dei rapporti, ha evidenziato che «Il progetto Saving Wildcats rappresenta una fase fondamentale per il ripristino del gatto selvatico in Scozia, ma questa non è la tappa finale del viaggio, siamo ancora all’inizio. Per avere successo, la conservazione del gatto selvatico in Scozia ha bisogno di uno sforzo a livello nazionale con impegni a lungo termine da parte di tutte le parti interessate nei prossimi decenni. I miglioramenti degli habitat e la riduzione dei rischi, come quelli derivanti dalle pratiche di gestione del territorio, contribuiranno a garantire che le future popolazioni di gatti selvatici rimangano vitali. Ma una parte fondamentale di questo sarà anche l’eliminazione della minaccia dell’ibridazione. Questo include continui sforzi per sterilizzare gatti domestici, gatti domestici rinselvatichiti e ibridi evidenti. Questo rapporto evidenzia che anche le modifiche alla legislazione per garantire che gli animali domestici siano dotati di microchip e castrati ridurrebbero significativamente questa minaccia, quindi vorremmo lavorare con le parti interessate per vedere cosa si può ottenere per aiutare a salvare il gatto selvatico. L’obiettivo finale deve essere quello di stabilire una popolazione di gatti selvatici che non necessiti di ulteriori interventi umani per garantire la propria sopravvivenza. Speriamo di poter raggiungere questo obiettivo lavorando insieme ora per proteggere e ripristinare questa specie iconica per le generazioni a venire».
Helen Senn, responsabile conservazione della RZSS e del progetto Saving Wildcats, ha concluso: «Questi rapporti dimostrano che i gatti selvatici sono davvero sull’orlo dell’estinzione in Gran Bretagna e che c’è ancora molto lavoro da fare per garantire un futuro alla popolazione di gatti selvatici scozzesi. Saving Wildcats è basato su prove, si basa sulla ricerca intrapresa da Scottish Wildcat Action e segue le raccomandazioni per ripristinare i gatti selvatici in Scozia allevandoli per il rilascio. Allo stesso tempo, stiamo anche continuando a mitigare i rischi che corrono i gatti selvatici in tutto il Cairngorms National Park, collaborando con le comunità locali per capire in che modo le persone possono trarre vantaggio dalla presenza di questa specie iconica nei loro territori. La partnership sta lavorando da lungo tempo con un’ampia varietà di esperti nazionali e internazionali per effettuare rilasci di prova di gatti selvatici e accogliamo con favore ulteriori azioni a livello nazionale da parte delle parti interessate per salvare la popolazione di gatti selvatici in tutta la Scozia».
L’articolo I gatti selvatici scozzesi sono praticamente estinti. Troppi ibridi sembra essere il primo su Greenreport: economia ecologica e sviluppo sostenibile.
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