Una legge richiesta da anni da ActionAid e dalle tante organizzazioni che animano la campagna Sicuriperdavvero che, appena si è insediato il nuovo Governo. hanno richiesto al Ministro per la protezione civile e le politiche del mare Musumeci «Un processo di ascolto e consultazione con i comitati e le associazioni che rappresentano le persone colpite dalle catastrofi e con le organizzazioni della società civile della Campagna, affinché venisse redatta una legge sulle ricostruzioni che tenesse conto del loro punto di vista, saperi, esperienze».
Patrizia Caruso di ActionAid ha commentato: «Abbiamo chiesto e continueremo a chiedere che la nuova legge preveda spazi e modalità chiare e stabili per il coinvolgimento delle persone e comunità colpite. Il loro diritto di essere informati sullo stato della ricostruzione e partecipare alle decisioni che determineranno il ritorno alla normalità ed il futuro dei loro territori è imprescindibile».
ActionAid nel 2019 ha dato vita alla campagna nazionale #Sicuriperdavvero che ha attivato oltre 400 persone e realtà sociali, associazioni, comitali locali, esperti attorno all’urgenza di avviare un dibattito pubblico, partecipato e ampio, sulle politiche di prevenzione e di ricostruzione in Italia.
Per chiedere con ancora più forza alla politica una consultazione necessaria e urgente sulla Legge in cantiere, a giugno ActionAid aveva realizzato un’azione simbolica a Roma, proiettando sul Colosseo i volti delle persone colpite dagli ultimi disastri in Italia, dal cratere del Sisma 2016 all’alluvione in Emilia-Romagna. Sempre a giugno, durante un evento pubblico organizzato da ActionAid, l’organizzazione ha consegnato a Musumaci le proposte della società civile contenute nel white paper “Perché è necessaria e urgente una legge delega e il Codice delle ricostruzioni”, rutto del lavoro congiunto delle organizzazioni e comitati coinvolti e sottoscritto da più di 30 realtà.
La Caruso v conclude ricordando che «Ad oggi non sappiamo se e quali di queste proposte siano state accolte ed in che modo la nuova legge tuteli i diritti di informazione e partecipazione delle persone e comunità. Chiediamo che il testo venga reso pubblico al più presto perché tutte le persone e realtà interessate da questi processi possano conoscere i contenuti. Chiediamo inoltre ai ed alle parlamentari che hanno a cuore il destino e la rinascita dei territori colpiti da disastri di ieri, di oggi e di domani, di impegnarsi nell’iter di approvazione perché possiamo vedere questi diritti garantiti nella versione finale del testo».
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