Per l’Italia la Commissione Ue fissava un obiettivo di riduzione del 62% per tutti i pesticidi e del 54% per quelli più pericolosi. Se il testo finale del Regolamento sarà confermato, l’Italia dovrà fissare gli obiettivi di riduzione nel suo Piano di Azione Nazionale Pesticidi (scaduto nel febbraio 2019).
Gli europarlamentari italiani presenti in Commissione ambiente si sono divisi nel voto: PD e Movimento 5Stelle hanno votato per la riduzione dei pesticidi, mentre Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega hanno votato contro. Il Wwf Italia dice che «Quest’ultima è una scelta incomprensibile, contro gli interessi dei cittadini e dell’ambiente ma anche dei singoli agricoltori, la cui salute è messa a rischio dall’uso smisurato di pesticidi».
Gle eurodeputati chiedono che «Ogni Stato membro adotti obiettivi e strategie nazionali, basati sulle sostanze vendute ogni anno, sul livello di pericolo e sulla dimensione della propria area agricola». La Commissione Ue dovrà quindi verificare se gli obiettivi nazionali debbano essere più ambiziosi per raggiungere gli obiettivi Ue 2030.
Inoltre, «Al fine di massimizzare l’impatto delle strategie nazionali, gli Stati membri devono anche disporre di norme specifiche per almeno quelle cinque colture nelle quali una riduzione dell’uso di pesticidi chimici avrebbe l’impatto maggiore».
I deputati europei vogliono «Vietare l’uso di pesticidi chimici (ad eccezione di quelli autorizzati per l’agricoltura biologica e il controllo biologico) nelle aree sensibili e all’interno di una zona cuscinetto di 5 metri, come tutti gli spazi verdi urbani compresi parchi, campi da gioco, aree ricreative, percorsi pubblici, nonché le aree Natura 2000» e dicono che «I Paesi dell’Ue devono garantire che i pesticidi chimici siano utilizzati solo come ultima risorsa, come stabilito nella Gestione integrata dei parassiti».
Per dotare meglio gli agricoltori di sostanze sostitutive, gli eurodeputati vogliono che «La Commissione stabilisca un obiettivo UE 2030 per aumentare le vendite di pesticidi a basso rischio, 6 mesi dopo l’entrata in vigore del regolamento. Allo stesso tempo, la Commissione deve anche valutare le metodologie per accelerare il processo di autorizzazione dei pesticidi a basso rischio e il controllo biologico, poiché le attuali procedure lunghe rappresentano un ostacolo significativo alla loro adozione».
I cambiamenti introdotti dalle nuove regole sarebbero graduali per ridurre al minimo qualsiasi impatto sulla sicurezza alimentare.
Secondo la relatrice, la verde austriaca Sarah Wiener di Die Grüne Alternative, «Questo voto ci avvicina di un passo alla riduzione significativa dell’uso di pesticidi chimici entro il 2030. È molto positivo che siamo riusciti a concordare compromessi fattibili in un contesto ideologicamente carico e industriale. -discussione dominata. Sono state trovate soluzioni pratiche, ad esempio, in aree sensibili in cui gli Stati membri possono fare eccezioni, se necessario. Per me era particolarmente importante garantire che agli agricoltori europei venisse offerta gratuitamente una consulenza indipendente sulle misure preventive basate sulla gestione integrata dei parassiti».
Entro dicembre 2025, la Commissione Ue dovrà esaminare le differenze nell’uso dei pesticidi sui prodotti agricoli e agroalimentari importati rispetto ai prodotti Ue e, se necessario, proporre misure per garantire che le importazioni soddisfino gli standard equivalenti dell’Ue. Inoltre, sarebbe vietata l’esportazione di pesticidi non approvati nell’Ue.
Ma la commissione ambiente non ha affrontato le preoccupazioni sollevate dalle associazioni ambientaliste, dal movimento biologico e dalle agenzie ambientali riguardo all’ Harmonised Risk Indicator I, il principale indicatore utilizzato per misurare la riduzione dei pesticidi, che si basa sul volume e quindi discrimina le sostanze meno nocive che devono essere utilizzate in quantità maggiori.
Eva Alessi, responsabile sostenibilità del Wwf Italia, è molto soddisfatta: «Questo voto della Commissione Ambiente è un segnale positivo dopo mesi di polemiche e tentativi delle Associazioni agricole e dell’industria di bloccare la discussione sul nuovo Regolamento SUR e per una significativa riduzione dei pesticidi oggi è stato fatto un importante passo in avanti nella giusta direzione sulla strada della transizione ecologica dell’agricoltura in Europa, attendiamo con maggiore fiducia e speranza il voto in plenaria del Parlamento europeo».
Il Parlamento europeo dovrebbe adottare il mandato della Commissione ambiente durante la sessione plenaria del 20 – 23 novembre, dopodiché sarà pronto ad avviare i negoziati con gli Stati membri dell’Ue. La tempistica per il Consiglio europeo non è ancora chiara, ma una posizione dovrebbe essere definita entro la fine dell’anno. Friends of the Earth Europe non nasconde la sua preoccupazione: « Il tempo scorre. Con le elezioni europee imminenti nel giugno 2024, la rapidità con cui si potranno concludere le discussioni sul SUR sarà fondamentale per il successo del regolamento».
Clara Bourgin, campaigner per il cibo, l’agricoltura e la natura di Friends of the Earth Europe, ha commentato: «Il voto di oggi è un barlume di speranza in un momento in cui gli obiettivi dell’European Green Deal sono altrimenti in pericolo. Nonostante alcune battute d’arresto e alcuni indebolimenti, i legislatori ambientali dell’Ue hanno giustamente sostenuto obiettivi e regole vincolanti per la riduzione dei pesticidi, per il bene della natura, degli agricoltori e dei cittadini. E’ un grande passo avanti verso la transizione verso sistemi alimentari e agricoli sostenibili, ma c’è ancora un elefante nella stanza: abbiamo bisogno di un indicatore migliore per misurare adeguatamente la riduzione dei pesticidi e valutare i nostri progressi. Ora contiamo sugli altri eurodeputati e sugli Stati membri per colmare le lacune e garantire una rapida adozione di un regolamento forte».
Il voto della Commissione ambiente del Parlamento europeo è è però in contraddizione con la proposta della Commissione Ue di rinnovo dell’autorizzazione del glifosato per altri 10 anni: proprio oggi gli eurodeputati non hanno raggiunto la maggioranza per contrastare il rinnovo del glifosato.
L’articolo Il Parlamento europeo chiede una drastica riduzione dell’uso dei pesticidi chimici. La destra italiana no sembra essere il primo su Greenreport: economia ecologica e sviluppo sostenibile.
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