Leonardo è attualmente il quarto supercomputer più potente al mondo: quando sarà pienamente operativo, avrà una potenza di calcolo di quasi 250 petaflop (250 milioni di miliardi di calcoli al secondo).
«Con il supercomputer Leonardo, che figura tra i primi quattro a livello mondiale, e altri sei supercomputer avanzati già realizzati e operativi in tutta Europa, abbiamo iniziato a promuovere per i prossimi decenni una formidabile infrastruttura di calcolo all’avanguardia, che fungerà da catalizzatore per rafforzare ulteriormente la nostra eccellenza scientifica e la nostra creatività industriale e rendere l’Europa un luogo di prima scelta per attrarre e produrre una ricerca e un’innovazione rivoluzionarie», commenta Mariya Gabriel, commissaria europea per l’Innovazione.
Leonardo combina componenti all’avanguardia per il calcolo ad alte prestazioni e l’uso dell’intelligenza artificiale per svolgere compiti estremamente complessi, in molteplici ambiti: consentirà di condurre un’attività senza precedenti di ricerca sul cancro e scoperta di farmaci, permetterà di comprendere il funzionamento del cervello umano, scoprire tecnologie energetiche pulite, elaborare modelli climatici più precisi, nonché contribuire alla previsione e al monitoraggio delle catastrofi naturali e delle pandemie.
Il sistema di supercomputer Leonardo si concentra sulla sostenibilità ambientale, essendo dotato di strumenti che consentono un adeguamento dinamico del consumo energetico, garantendo così un equilibrio intelligente e ottimale tra risparmio energetico e prestazioni; utilizza inoltre un sistema di raffreddamento ad acqua per una maggiore efficienza energetica.
I servizi di calcolo forniti da Cineca – un consorzio composto da 70 università italiane, 40 istituti nazionali e ministeri – con Leonardo saranno ulteriormente rafforzati dall’integrazione di un computer quantistico, dato che Cineca è stato anche selezionato come soggetto ospitante per uno dei primi computer quantistici di costruzione europea.
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