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La centrale nucleare di Zaporozhya è stata messa in “stato dormiente”

Il 6 maggio gli esperti dell’International atomic energy agency (Iaea) presenti nella centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhya (ZNPP) occupata dalle truppe russe hanno ricevuto informazioni sull’inizio dell’annunciata evacuazione dei residenti dalla vicina città di Enerhodar, dove vive la maggior parte del personale dell’impianto, e hanno iniziato a monitorare attentamente la situazione per qualsiasi potenziale impatto sulla sicurezza nucleare.

Il direttore generale del’Iaea, Rafael Mariano Grossi, aveva subito espresso «Profonda preoccupazione per le condizioni sempre più tese, stressanti e difficili per il personale – e le loro famiglie – della più grande centrale nucleare d’Europa,  situata in prima linea in una regione dell’Ucraina meridionale che ha visto un recente aumento della presenza e dell’attività militare. Gli esperti dell’Iaea sul sito continuano a sentire regolarmente i bombardamenti, anche nella tarda serata di venerdì. La situazione generale nell’area vicino alla centrale nucleare di Zaporizhzhya sta diventando sempre più imprevedibile e potenzialmente pericolosa. Sono estremamente preoccupato per i veri e propri rischi per la sicurezza e la sicurezza nucleare che l’impianto deve affrontare. Dobbiamo agire ora per prevenire la minaccia di un grave incidente nucleare e le relative conseguenze per la popolazione e l’ambiente. Questo importante impianto nucleare deve essere protetto. Continuerò a sollecitare un impegno da parte di tutte le parti per raggiungere questo obiettivo vitale e l’Iaea continuerà a fare tutto il possibile per contribuire a garantire la sicurezza e la sicurezza nucleare nell’impianto».

Oggi Evgeniy Balitsky, il governatore ad interim russo della regione di Zaporozhye (che Putin ha annesso con un contestatissimo referendum) ha annunciato che «La centrale nucleare russa di Zaporozhya è stata messa in uno stato dormiente. La decisione di interrompere il lavoro della stazione è stata presa a causa della minaccia di azioni imprevedibili da parte di Kiev». In un’intervista al  canale televisivo Crimea 24, Balitsky  ha sottolineato: «Comprendiamo che si tratta di una manipolazione. Pertanto, i reattori nucleari sono stati ora spenti. Il quinto reattore è in standby a caldo. Non capiamo cosa possa fare questa scimmia con una granata, quindi abbiamo spento i reattori».

I reattori erano già stati chiusi la scorsa settimana, «per manutenzione» e il 5 maggio il  direttore della centrale nucleare, Yuri Chernichuk, aveva assicurato che questo «Continua in conformità con tutte le normative necessarie, con un rigoroso controllo degli standard di sicurezza dalle radiazioni».

Ma le rassicurazioni che provengono in tempo di guerra dal Paese del disastro nucleare di Chernobyl non rassicurano per niente  e l’allarme per la sicurezza di Zaporozhya è altissimo a causa dell’incombente controffensiva ucraina, un evento che preoccupa molto anche Grossi.

Le truppe russe hanno preso il controllo della più grande centrale nucleare d’Europa nel marzo 2022 e il gigante nucleare russo Rosatom ha formalmente assunto la gestione dell’impianto nell’autunno 2022, quando la regione di Zaporozhye ha votato per unirsi alla Russia insieme a Kherson, Donetsk e Lugansk.

I russi accusano l’Ucraina di aver bersagliato l’impianto nucleare con ripetuti bombardamenti di artiglieria e attacchi di droni. Kiev accusa Mosca di organizzare finti bombardamenti della centrale per incolpare l’Ucraina di un possibile disastro nucleare. Ora l’esercito ucraino sta intensificando le  operazioni di sbarco attraverso il fiume Dnepr per ri-impadronirsi di una centrale nucleare che i russi considerano loro e all’interno del loro territorio.

Russian Television – RT, molto vicina a Putin, lancia un inquietante avvertimento: «Finora, tali attacchi non hanno avuto successo e la stazione stessa non ha subito danni critici, che potrebbero potenzialmente provocare una grave catastrofe nucleare».

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Written by redazione

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