La causa del problema è chiara, così come le conseguenze: «Per colpa dei cambiamenti climatici quest’anno si registra, infatti, un taglio del 10% della produzione di grano, del 10% del pomodoro, del 70% di frutta, del 50% dei meloni ma anche della produzione di latte del 15%, delle uova del 10% e del varietà primaverili di miele del 90%».
Da qui la necessità di agire velocemente per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici, sia sotto il profilo della mitigazione – ovvero tagliando le emissioni di gas serra legate all’uso dei combustibili fossili, sostituendoli con fonti rinnovabili come l’agrivoltaico –, sia in termini di adattamento del territorio.
«Significativo – argomentano nel merito da Coldiretti Toscana – è il grandissimo interesse del bando regionale sull’agricoltura di precisione a cui hanno partecipato oltre 600 imprese agricole toscane per dotarsi di droni, stazioni agrometereologiche e software di monitoraggio che possono contribuire a migliorare i processi agronomici e l’impiego dei mezzi tecnici e delle risorse come l’acqua, preservare la fertilità dei terreni ed incrementare, contestualmente, la produttività e la redditività. Obiettivi che richiedono un forte impegno delle Istituzioni per accompagnare le imprese verso una nuova rivoluzione nelle campagne».
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