
Lo scopo è sostenere lo sviluppo sostenibile e resiliente dei territori rurali e di montagna che intendano sfruttare in modo equilibrato le risorse principali di cui dispongono tra cui, in primo luogo, acqua, boschi e paesaggio.
Non a caso la proposta progettuale avanzata alla presidenza del Consiglio dei ministri dalle Colline metallifere prevede molti progetti tutti improntati alla green economy, la mobilità dolce e la sostenibilità, per una richiesta di 4,2 milioni di euro.
Tale proposta è stata elaborata grazie alla sinergia tra Unione dei Comuni montana Colline metallifere (capofila), il Parco nazionale delle Colline metallifere grossetane, i sette Comuni che ne fanno parte (Follonica, Gavorrano, Massa Marittima, Monterotondo Marittimo, Montieri, Roccastrada, Scarlino, sebbene il geoparco delle Colline metallifere sia stato recentemente esteso anche ad altri 3 Comuni non grossetani) e il Consorzio di bonifica Toscana costa n. 5.
«Voglio ringraziare tutti gli enti partecipanti e le loro strutture – dichiara Nicola Verruzzi, presidente dell’Unione dei Comuni –, che in tempi record hanno armonizzato il progetto e predisposta tutta la documentazione. Ricordo che i tempi erano molto stretti e il bando è molto complesso. Se tutto andrà a buon fine, come ci auguriamo, raggiungeremo l’obiettivo di creare una Green community su questo territorio, una delle prime esperienze del genere in Italia. Oltre a questo resterà l’esperienza di un lavoro di squadra importante che ha messo in luce la nostra capacità di costruire sinergie e progettualità su temi cruciali per il nostro futuro come lo sviluppo sostenibile, il risparmio energetico e l’utilizzo virtuoso delle risorse naturali».
Tra i molti progetti inseriti nel bando spiccano infatti la gestione integrata e certificata del patrimonio forestale e delle risorse idriche; la produzione di energia da fonti rinnovabili, come nel caso dell’installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti degli edifici pubblici presenti nei sette Comuni; lo sviluppo di un turismo sostenibile con la costruzione di ponti ciclopedonali lungo il tracciato dell’itinerario culturale Via delle città etrusche; lo sviluppo di un sito web dedicato alla promozione turistica e agroalimentare; la realizzazione di un bike point presso la casa cantoniera Rondelli a Follonica; il percorso ciclopedonale su argine canale allacciante Bagno di Gavorrano-Puntone; la realizzazione impianto utilizzo acque reflue Campo Cangino; il ripristino Fonte al Tordino; la ricarica della falda Val di Molina/Pian d’Alma; l’implementazione del marchio Unesco Geofood per la commercializzazione dei prodotti di filiera corta; l’efficientamento energetico di borghi e frazioni, un progetto pilota per lo sviluppo dell’accoglienza diffusa.
«Mettiamo a frutto con questo bando un lavoro già svolto in tanti anni – conclude Lidia Bai, presidente del Parco –, e nella sua elaborazione ci siamo resi conto come ogni Comune si era già messo in moto con progetti propri e competenze. Con l’Unione dei Comuni abbiamo messo insieme tutte queste proposte in un progetto generale che ci permetterà, se il bando sarà finanziato, di prenderci una bella fetta di futuro».
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