Un incidente per il quale la società che ha in appalto i lavori, la F&R, ha dato la colpa alla «imprevedibilità delle condizioni meteorologiche» caratterizzate da forte vento.
«Le società del gruppo Jsw porgono le loro scuse alla cittadinanza», afferma in una nota il vicepresidente esecutivo di Jsw steel Italy Piombino, Marco Carrai, ma oltre alle scuse non si va.
«Il Comune si è immediatamente attivato – aggiunge il sindaco Francesco Ferrari – contattando i soggetti preposti alla tutela della salute e dell’ambiente affinché siano effettuati i controlli sul rispetto delle normative. Considerata però la gravità dell’episodio abbiamo reputato necessario un atto di approfondimento più forte: presenteremo un esposto alla Procura della Repubblica per richiedere che l’autorità accerti quanto avvenuto, verificando la presenza di eventuali reati ambientali e contro la salute pubblica. Scene come quella avvenuta ieri non possono più presentarsi».
La più importante associazione ambientalista attiva a livello locale, ovvero il circolo Val di Cornia di Legambiente, si chiede però se anche le istituzioni stiano facendo davvero la propria parte, annunciando a sua volta un esposto alla magistratura.
L’Accordo di programma del luglio 2018 prevede infatti che l’azienda debba presentare “piani operativi dettagliati delle attività di dismissione e smantellamento degli impianti cessati”.
«Nonostante il tavolo specifico di confronto richiesto dalle organizzazioni sindacali alle istituzioni pubbliche e le sollecitazioni agli enti di controllo, siamo ancora qui a subire l’arroganza di chi se ne frega della salute pubblica», dichiarano da Legambiente, che torna a rivolgersi alle istituzioni: «Hanno ricevuto i dettagli su come si intende procedere nelle demolizioni, li hanno poi approvati e questi piani vengono rispettati? In ogni caso cosa hanno intenzione di fare?».
In attesa di risposte puntuali, Legambiente invierà un esposto alla magistratura che accerti le responsabilità di chi inquina e di chi dovrebbe impedirlo: «A noi – concludono dal circolo – sembra che tutto proceda come se nulla fosse, con la latitanza di chi deve autorizzare e controllare e del sindaco che dovrebbe essere garante della salute di cittadini e lavoratori».
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