La stima arriva da Coldiretti, ovvero la più grande associazione di rappresentanza degli agricoltori italiani, che punta l’accento sulla qualità inalterata del vino italiano. Ma sotto il profilo quantitativo, il trend preoccupa non poco.
Ci sono regioni importanti sotto il profilo vitivinicolo, come Sicilia e Puglia, con perdite tra i filari fino al 40%. In alcune zone fra Molise e Abruzzo si registra un crollo anche del 60% dei grappoli da raccogliere. La situazione è difficile anche in Toscana, ma migliora spostandosi verso nord, dove le rese sono stabili o crescono leggermente rispetto lo scorso anno; tant’è che quest’anno dalle regioni settentrionali è atteso il 65% di tutto il vino italiano.
«La produzione italiana – documenta la Coldiretti – dovrebbe scendere intorno ai 43 milioni di ettolitri contro i 50 milioni registrati la scorsa stagione, facendo entrare il 2023 fra i peggiori anni della storia del vigneto Italia nell’ultimo secolo insieme al 1948, al 2007 e al 2017. In Italia si attende comunque una produzione di qualità, ma per quanto riguarda i volumi molto dipende dall’evoluzione delle temperature e delle precipitazioni nelle prossime settimane e dall’impatto dei cambiamenti climatici».
L’articolo Meno vino con la crisi climatica, in Italia la vendemmia parte a -14% sembra essere il primo su Greenreport: economia ecologica e sviluppo sostenibile.
ARTICOLO TERMINATO!
E come sempre ti raccomandiamo: se hai domande, dubbi, chiarimenti di qualsiasi tipo, scrivici nei commenti o lascia la tua valutazione! Il team di GREENYTOP è al tuo servizio per offrirti un servizio di qualità. Per richieste di collaborazione e di carattere promozionale Contattaci via email. Un saluto dal team di Greenytop!