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Onu: gli attacchi alla centrale nucleare di Zaporozhye sono un suicidio

Dopo che la Russia dopo che la Russia il 5 agosto ha accusato le forze armate ucraine di bombardare la centrale nucleare di Zaporozhye il segretario generale dell’Onu, António Guterres si è detto molto preoccupato per potenziale disastro nella più grande centrale nucleare d’Europa.

L’Ucraina accusa i russi di utilizzare la centrale come scudo per ammassare truppe, che è esattamente quel che dicevano i russi degli ucraini prima di occupare la centrale.

Il presidente ucraino Vladimir Zelensky ha addirittura affermato che il bombardamento della centrale nucleare lo abbiano fatto le stesse truppe russe. Sabato, i media ucraini hanno accusato Mosca di un altro attacco  alla struttura, sostenendo che un attacco missilistico ha danneggiato diversi sensori di radiazioni e ferito un lavoratore.

Accuse che non sembrano supportate da fatti, anche perché, allo stesso tempo, il governo di Kiev ha accusato la Russia di utilizzare la centrale nucleare come base militare e il segretario di Stato Usa Antony Blinken ha detto qualche giorno fa che la Russia sta utilizzando Zaporozhye  come «L’equivalente di uno scudo umano per i suoi soldati, sapendo che [gli ucraini] non possono e non vogliono rispondere». 

Ieri, dopo che i russi avevano accusato gli ucraini di aver bombardato la centrale nucleare Zelensky ha esortato i governi occidentali a sanzionare l’industria nucleare russa per  «Il terrosrismo nucleare di Mosca».

Guterres ha ammonito che «Qualsiasi attacco a una centrale nucleare è qualcosa di suicida. Spero che quegli attacchi finiscano e allo stesso tempo spero che l’Iaea possa accedere all’impianto».

Il 6 agosto Il direttore generale dell’International atomic energy agency (Iaea), Mariano Grossi ha espresso «Profonda preoccupazione per i bombardamenti di venerdì alla centrale nucleare di Zaporizhzya (ZNPP) in Ucraina» e ha sottolineato ancora una volta «L’importanza cruciale che l’Iaea  possa inviare una missione di sicurezza nucleare, con esperti di sicurezza e attrezzature per la salvaguardia del sito il prima possibile».

Dopo la denuncia dei russi che la centrale nucleare era stata attaccata, l’Ucraina ha informato l’Iaea che «I bombardamenti hanno danneggiato il sistema di alimentazione esterna dell’impianto ma che due linee elettriche sono rimaste operative». Dopo il bombardamento è stato anche attivato il sistema di protezione di emergenza di uno dei tre reattori operativi dell’impianto che è stato disconnesso dalla rete».

Mosca ha accusato le truppe ucraine di aver sparato proiettili di artiglieria contro la centrale nucleare dopo che nei mesi scorsi i russi avrebbero respinto tentativi di attacco con i droni. Un alto funzionario per la non proliferazione e il controllo degli armamenti del ministero degli Esteri russo ha avvertito che «Gli attacchi all’impianto rischiano di innescare un evento simile al disastro nucleare di Chernobyl del 1986».

Il ministero della Difesa russo ha affermato che «Parti dell’attrezzatura dell’impianto sono senza alimentazione a causa dei bombardamenti e un incendio è scoppiato nella struttura ed è stato rapidamente spento. Per pura fortuna, i proiettili ucraini non hanno causato un incendio più grande e un possibile disastro nucleare».

Alla fine Energodar ha ammesso che domenica notte le truppe ucraine hanno lanciato un attacco all’area intorno alla centrale nucleare di Zaporozhye e che frammenti e un motore di un razzo sono caduti a circa 400 metri dall’unità di potenza operativa dell’impianto.

Secondo l’Ucraina, non ci sono stati danni ai  reattori, nessun rilascio radiologico e nessuna segnalazione di feriti. Ma gli ucraini hanno ammesso che un impianto di azoto-ossigeno, che supporta le operazioni dell’impianto, e un edificio ausiliario sono stati danneggiati e che «I vigili del fuoco hanno rapidamente estinto un incendio nella stazione di azoto-ossigeno, ma deve ancora essere riparata, ha affermato l’Ucraina». L’Iaea dice di aver ricevuto altre informazioni su bombardamenti vicino all’impianto di stoccaggio del combustibile esaurito.

Mentre Mosca accusa Kiev di scherzare col fuoco nucleare. L’Ucraina ha detto all’Iaea che sabato mattina «2 delle 6  unità della ZNPP erano operative e la situazione delle radiazioni era normale».

il direttore generale dell’Iaea ha  affermato che «Sulla base delle limitate informazioni disponibili, che gli esperti dell’Iaea hanno effettuato una valutazione preliminare secondo la quale l’attuale situazione di sicurezza e protezione nucleare presso lo ZNPP sembrava stabile, senza alcuna minaccia immediata per la sicurezza nucleare. L’Iaea continuerà a monitorare da vicino l’evoluzione della situazione, l’avanzamento delle riparazioni e le eventuali implicazioni per la sicurezza nucleare del sito». Ma Grossi ha anche avvertito che «Gli eventi di venerdì hanno violato molti dei 7 indispensabili pilastri della sicurezza nucleare che hìoa delineato all’inizio del conflitto, in particolare: Pilastro 1 (integrità fisica): qualsiasi attività militare, come i bombardamenti, all’interno o nelle vicinanze di un impianto nucleare può potenzialmente causare una conseguenza radiologica inaccettabile. Pilastro 2 (Tutti i sistemi e le apparecchiature di sicurezza devono essere sempre funzionanti): a seguito del bombardamento, è stata attivata la protezione di emergenza in una delle unità, sono stati messi in funzione i generatori diesel e la stazione di azoto-ossigeno e un l’edificio ausiliario è stato danneggiato. Pilastro 3 (personale operativo): questa recente attività aumenta ulteriormente lo stress del team operativo. Pilastro 4 (Alimentazione): è stata compromessa a causa di danni al sistema di alimentazione esterno. Pilastro 6 (monitoraggio delle radiazioni e disposizioni per la preparazione e la risposta alle emergenze): nello stato attuale del sito, questo recente bombardamento mette ulteriormente a repentaglio gli accordi EPR già compromessi e le capacità di risposta. Tuttavia, il sistema di monitoraggio delle radiazioni è ancora operativo. Qualsiasi azione militare che metta a repentaglio la sicurezza della ZNPP – il più grande impianto di questo tipo in Europa – è del tutto inaccettabile e deve essere evitata».

L’Iaea non è stata in grado di visitare da 5 mesi la centrale nucleare  nel sud dell’Ucraina occupata dai russi e grossi ha riv badito: «Continueò nei miei sforzi per inviare una missione dell’Ieaea sul sito, questo aiuterebbe a stabilizzare la sicurezza nucleare e la situazione della sicurezza. In relazione alle salvaguardie, l’Iaea continua a ricevere dati sulle salvaguardie a distanza dalle 4o centrali nucleari operative, ma sta ancora subendo una parziale perdita di trasferimento dei dati sulle salvaguardie dalla centrale nucleare di Chernobyl».

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