In un simile contesto anche una delle principali associazioni ambientaliste del Paese, il Wwf, ritiene la legge appena approvata «inutile, ideologica e dannosa».
Nel momento in cui l’Autorità europea per la sicurezza Alimentare (Efsa) dovesse autorizzare il consumo della carne coltivata in Ue, infatti, l’Italia – nonostante la legge promossa dal ministro Lollobrigida – non potrebbe vietarne la vendita tramite importazione e distribuzione.
In questo modo a essere danneggiati sarebbero solo la ricerca e l’industria italiana, eliminando al contempo la possibilità di scegliere prodotti che possono arrivare ad avere un’impronta ambientale inferiore fino al 90% rispetto alle carni convenzionali.
«Molto più seriamente – commenta il Wwf – il Governo dovrebbe impegnarsi a ridurre gli impatti dell’attuale agroindustria fatta di allevamenti intensivi e agricoltura basata sui pesticidi (quelli sì, già accertati), lasciando invece aperta, pur studiandone attentamente tutti i possibili impatti, la possibilità di una produzione di proteine animali sane e a basso impatto sull’ambiente e sul benessere animale. In conclusione, il legislatore ha scelto di promulgare una legge elettorale e il deprimente show di cui si è reso protagonista il presidente di Coldiretti con la sua claque davanti al Parlamento ne è la prova più evidente».
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