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Rifiuti in plastica, dal mare al riciclo: al via il progetto Plastron con la Toscana al centro

È stato presentato oggi nella villa Cambiaso di Genova il progetto Plastron, finanziato dal programma operativo Italia-Francia Marittimo 2021-2027 per promuovere un modello di economia circolare che sappia avviare a riciclo e a recupero i rifiuti in plastica che affollano il Mediterraneo.

Il progetto vede come capofila Confservizi Cispel Toscana – l’associazione regionale delle imprese di servizio pubblico –, con partner Revet, azienda pontederese che rappresenta l’hub del riciclo più importante dell’Italia centro meridionale: serve oltre 200 Comuni e l’80% della popolazione toscana, lavorando oltre i tre quarti degli imballaggi in plastica, vetro, alluminio, poliaccoppiati e banda stagnata raccolti in modo differenziato in Toscana.

Soprattutto, la plastica riciclata da Revet comporta emissioni di CO2 ridotte di tre quarti rispetto alle plastiche vergini. Inoltre, l’azienda ha già fatto da perno operativo nel progetto toscano Arcipelago pulito, grazie al quale i “pescatori spazzini” hanno raccolto quintali di rifiuti plastici durante le proprie battute di pesca, contribuendo a ripulire il mare da questa forma particolarmente pervasiva di inquinamento.

Nel progetto Arcipelago pulito il 20% dei rifiuti pescati che è stato avviato a riciclo, mentre il restante 80% è stato avviato a recupero energetico o smaltito in discarica; un’esperienza innovativa dalla quale è nata poi la legge Salvamare adottata a livello nazionale.

Adesso il progetto Plastron si propone di elaborare un ventaglio conoscenze e strumenti per raccogliere la plastica da coste, porti turistici e mari per poi portare i rifiuti – anche grazie all’utilizzo della stampa 3D – a nuova vita.

«Le iniziative legate al progetto Plastron – aggiunge il presidente di Cispel, Nicola Perini – vanno oltre il capire come trasformare la plastica recuperata nei mari in oggetti di uso quotidiano. I vari eventi di clean-up per sensibilizzare la collettività al rispetto dell’ambiente marino e informare al tempo stesso cittadini, enti pubblici e imprese sul riutilizzo dei materiali di scarto, rientrano in quella logica di economia circolare che in Toscana cerchiamo di promuovere e diffondere da anni».

A partire da oggi, la Toscana è meno sola in questa missione. Plastron punta infatti a condividere soluzioni innovative in tutta l’area del programma transfrontaliero Italia Francia Marittimo, grazie all’impulso iniziale dell’Università di Genova e potendo contare su autorevoli partner lungo tutto il territorio coinvolto (Università della Costa Azzurra, Comune di Stintino in Sardegna, Ville de l’Ile Rousse in Corsica, MEDsea Foundation).

«Integrare il ciclo dei rifiuti per proporre un modello economico sostenibile non riguarda solo gli ambienti marini, ma rappresenta – conclude Perini – uno dei tasselli che compongono un mosaico di sostenibilità ambientale e di economia circolare nel quale Confservizi Cispel Toscana crede e al quale lavora alacremente di concerto con le sue aziende, in primis Revet, partner del progetto».

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