I risultati della collaborazione sono stati esplorati oggi nel Salone Consiliare di Palazzo Banci Buonamici, documentando i punti di forza che hanno permesso di ridurre gli illeciti e favorire il recupero effettivo dei rifiuti.
«Si tratta di una convenzione che va avanti da molti anni e che ci consente di ottenere risultati straordinari e fare da deterrente a comportamenti illeciti – spiega il presidente della Provincia di Prato, Simone Calamai – Gli stessi risultati dell’ultimo anno stanno dimostrando che la situazione è in netto miglioramento, basti pensare che rispetto all’anno precedente, a parità di controlli effettuati e di numero di aziende ispezionate, nel 2023 sono state registrate circa il 50% in meno di sanzioni amministrative, che si traduce in un maggior rispetto delle regole. Questo risultato ovviamente ci sprona a procedere in questa direzione per garantire il massimo decoro e la legalità del nostro territorio».
Nello specifico, l’attività, svolta a seguito di verifiche e segnalazioni pervenute da parte dell’ispettorato ambientale di Alia, avviene mediante la predisposizione di appositi fascicoli riferiti alle aziende da ispezionare. I controlli – ciascuno della durata di circa 4 ore – vengono poi svolti da una pattuglia del corpo di Polizia provinciale e da un referente Alia, che è anche interprete di lingua cinese.
I punti di forza dei controlli congiunti riguardano infatti la verifica della gestione dei rifiuti speciali, il contrasto all’abbandono dei rifiuti, la regolarità della posizione tariffaria e la cultura della legalità.
Nei 7 anni di attività della convenzione (2017-2023) sono stati svolti complessivamente 554 controlli. Per quanto riguarda in particolare i 56 svolti nell’ultimo anno, sono i seguenti i principali fatti emersi:
– 14 aziende in mancato possesso di formulari per la corretta gestione dei rifiuti, alle quali sono state elevate 31 sanzioni con importo che va da 516 euro a 2.066 euro ciascuna;
– 1 azienda con registro di carico/scarico compilato in maniera errata alla quale è stata elevata una sanzione amministrativa pari a 2.066 euro;
– 41 aziende in possesso di regolare registro correttamente compilato e con formulari di corretto smaltimento di rifiuti speciali.
– in 4 casi è arrivata la denuncia penale del produttore del rifiuto, per non essere in possesso di documenti che attestino il corretto smaltimento di rifiuti speciali.
I controlli effettuati hanno permesso anche di verificare la dotazione ed utilizzo delle attrezzature per differenziare correttamente i rifiuti nelle aziende controllate. Gli ispettori di Alia hanno così realizzato la consegna di 20 nuovi bidoni per la raccolta dei rifiuti, la riassegnazione di 12 carrellati e la rimozione di 8 contenitori.
Per quanto riguarda infine la posizione tariffaria delle 56 aziende controllate è emerso la presenza di 13 aziende evasori rimesse in regola, per un totale di 6.566 metri quadri messi a ruolo; 7 aziende con debiti Tari non saldati pari a quasi 28 mila euro e 43 aziende con posizione tariffaria regolare.
«Siamo alla conclusione del settennio di convenzione – commenta il vicepresidente di Alia, Nicola Ciolini – ed i risultati del 2023, e nei 7 anni di attività, confermano che questo accordo operativo, unico nel suo genere, ci permette un controllo sistematico della filiera degli scarti tessili, rivelandosi significativo e quindi meritevole di essere proseguito anche nei prossimi anni. La collaborazione dei nostri Ispettori ambientali con la Polizia provinciale di Prato, che fa parte dell’ampia partecipazione di Alia ai controlli ambientali sul territorio pratese promossi anche da altri Enti (Comune di Prato, Asl, Questura, etc), è indirizzata alla tutela dell’ambiente, mantenendo però una spiccata funzione educativa ed informativa, di “prevenzione vera”, a vantaggio delle aziende tessili del territorio che gestiscono in modo corretto gli scarti prodotti, alimentando sempre di più la loro rigenerazione e riciclo».
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