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Rinnovabili day, i cittadini a confronto con la politica per accelerare sui nuovi impianti

Nel corso dell’intero 2022 l’Italia ha installato 3 GW di nuovi impianti rinnovabili, il dato più basso rispetto ai principali Paesi europei contando che la Germania è arrivata a 11, la Spagna a 6 e la Francia a 5.

Eppure, per rispettare gli obiettivi di decarbonizzazione individuati dall’Ue al 2030 – in grado di combattere la crisi climatica quanto di incrementare la sicurezza energetica del Paese e abbassare i costi in bolletta – l’Italia è chiamata a fare molto di più.

Occorrono almeno 85 GW di nuovi impianti al 2030, il che significa installare circa 10 GW ogni anno. Perché non vengono realizzati? Non certo per mancanza di proposte da parte delle imprese di settore, dato che Terna ha censito progetti in attesa di autorizzazione per 340 GW, ben oltre il necessario.

A frenare la corsa delle rinnovabili, che a livello globale continua invece impetuosa, è piuttosto la complessità burocratica degli iter autorizzativi, insieme alle sindromi Nimby (non nel mio giardino) e Nimto (non nel mio mandato elettorale) che si oppongono alla messa a terra degli investimenti.

Nella cittadinanza la volontà di sostenere concretamente la transizione ecologica sta però crescendo, e in questo contesto s’inserisce la II edizione del Rinnovabili day, in agenda domenica 4 giugno dalle 16 per una diretta web sul profilo Facebook di Ecofuturo.

A organizzare l’evento, dopo il successo del 2022, sono di nuovo i Cittadini per l’Italia rinnovabile – ovvero il nuovo coordinamento nazionale a cui aderiscono a titolo personale molte figure tra le più autorevoli dell’ecologismo italiano –, chiamando a raccolta tutte le forze politiche.

Stavolta il Rinnovabili day chiede alla politica un impegno su otto punti fondamentali per la transizione ecologica.

L’obiettivo è quello di delineare un’Italia che non diventi un hub del gas fossile, ma che sappia sviluppare tutte le sue fonti rinnovabili – dalla geotermia al biometano, passando ovviamente per eolico e fotovoltaico –, sbloccando gli iter autorizzativi degli impianti bloccati e seguendo in pieno le indicazioni che arrivano dall’Ue in termini di mobilità sostenibile, efficientamento energetico delle case e RePowerEu.

«Non abbiamo paura degli impianti – dichiarano i Cittadini per l’Italia rinnovabile – Vogliamo che siano fatti bene, seguendo procedure che favoriscano la partecipazione dei cittadini, con tempistiche europee e rispettando le linee guida Iucn sulla biodiversità, ma vogliamo che siano fatti. Chiediamo a tutte le forze di risponderci con chiarezza, e di venire a dialogare con noi in occasione del Rinnovabili day 2023».

Interverranno:

Katiuscia Eroe, Andrea Poggio (Legambiente) Fabio Roggiolani (Ecofuturo), Giuliano Gabbani (Ass. Giga), Giovanni Mori (Fridays for Future), Mauro Romanelli, Gaia Pedrolli, Luca Alfinito (Ecolobby), Mariagrazia Midulla (WWF Italia), Pippo Onufrio (Greenpeace), Stephanie Brancaforte (Rinascimento Green), Esponente Ecco Think Tank, Gianni Silvestrini, Francesco Ferrante (Kyoto Club), Livio De Santoli (Coordinamento Free), Attilio Piattelli (Italia Solare), Ugo Bardi (Club di Roma), Sergio Ferraris (giornalista),  Leonardo Setti (Associazione Energie per l’Italia), Maurizio Acerbo (Prc), Filiberto Zaratti (Verdi), Annalisa Corrado (Responsabile Conversione Ecologica PD), Chiara Braga (Capogruppo Camera PD), Marco Simiani (Capogruppo Camera Commissione Ambiente PD), Gianni Pietro Girotto (Responsabile Transizione Ecologica M5S), Elisa Meloni (Volt Italia), Esponente di Sinistra Italiana, Esponenti di Ecolò, GreenReport, QualEnergia.it, Roberto Bissanti (R’innova Palermo) Angelo Consoli (Cetri Tires), Maurizio Lunghi (Manifesto di Villamagna), Monica Tocchi (Amministratori per l’Ambiente).

Per maggiori informazioni: https://www.facebook.com/events/5624884384277996

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