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Rinnovabili day, i cittadini a favore degli impianti chiamano la politica al confronto

La seconda alluvione in due settimane che si è abbattuta sull’Emilia-Romagna ricorda, con drammatica evidenza, gli effetti della crisi climatica in corso: una crisi alimentata dai combustibili fossili, che è dunque possibile combattere con le fonti rinnovabili.

Per questo i Cittadini per l’Italia rinnovabile – ovvero il nuovo coordinamento nazionale a cui aderiscono a titolo personale molte figure tra le più autorevoli dell’ecologismo italiano – puntano a sensibilizzare cittadini e forze politiche, proponendo in diretta web un nuovo Rinnovabili day per domenica 4 maggio (a partire dalle 16).

Dopo il successo guadagnato dall’iniziativa un anno fa, stavolta il Rinnovabili day chiede alla politica un impegno su otto punti fondamentali per la transizione ecologica.

L’obiettivo è quello di delineare un’Italia che non diventi un hub del gas fossile, ma che sappia sviluppare tutte le sue fonti rinnovabili – dalla geotermia al biometano, passando ovviamente per eolico e fotovoltaico –, sbloccando gli iter autorizzativi degli impianti bloccati e seguendo in pieno le indicazioni che arrivano dall’Ue in termini di mobilità sostenibile, efficientamento energetico delle case e RePowerEu.

«Non abbiamo paura degli impianti – dichiarano i Cittadini per l’Italia rinnovabile – Vogliamo che siano fatti bene, seguendo procedure che favoriscano la partecipazione dei cittadini, con tempistiche europee e rispettando le linee guida Iucn sulla biodiversità, ma vogliamo che siano fatti. Chiediamo a tutte le forze di risponderci con chiarezza, e di venire a dialogare con noi in occasione del Rinnovabili day 2023».

Sarà una nuova occasione per dare alla transizione energetica quella spinta per la sostenibilità che oggi manca. Il ministro dell’Ambiente, intervenendo al Festival dello sviluppo sostenibile promosso dall’ASviS, ha rinnovato l’impegno ad autorizzare nuova capacità rinnovabile «con la prospettiva di avere 10-12 GW nel 2023», a fronte dei 3 conseguiti nel 2022.

L’intenzione è giusta, ma le prospettive pessime. Nel primo trimestre dell’anno sono entrati in esercizio solo 1,1 GW di nuovi impianti rinnovabili: continuando a questo ritmo, a fine anno sarebbe dunque installata neanche la metà della capacità aggiuntiva necessaria a rispettare gli obiettivi europei.

Per maggiori informazioni: https://www.facebook.com/photo?fbid=221639683945790&set=a.167363076040118 

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