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Rinnovabili, il Governo punta a installare «almeno 8-10 GW l’anno». Ma siamo fermi a 3 GW

Ieri è stato un bel giorno per le rinnovabili italiane, grazie all’avvio del cantiere 3Sun a Catania, dove Enel investirà 600 mln di euro – creando al contempo 2mila posti di lavoro, tra diretti e non – per realizzare la più grande fabbrica di pannelli fotovoltaici d’Europa.

Al taglio del nastro era presente anche il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto, assicurando che il Governo «punta a incrementare in maniera decisa l’installazione di rinnovabili e portarla ad almeno 8-10 GW annui, necessari per raggiungere i target di decarbonizzazione a cui l’Italia si è impegnata in sede europea e internazionale».

Tra obiettivi desiderati e raggiunti c’è però ancora una grande distanza, come già argomentato su queste pagine. A confermarlo è oggi Italy for climate, l’iniziativa sul clima portata avanti dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile, guidata dall’ex ministro dell’Ambiente Edo Ronchi.

«Nel 2022, secondo gli ultimi dati di Terna, l’Italia ha installato circa 3 GW (gigawatt) di nuovi impianti rinnovabili per la generazione elettrica, in particolare 2,5 GW di fotovoltaico e 0,5 GW di eolico. Ma 3 GW sono tanti o sono pochi? E soprattutto, sono sufficienti per realizzare gli obiettivi climatici e di transizione energetica? Se guardiamo al trend degli ultimi anni – argomentano da Italy for climate –, potrebbero quasi sembrare un buon risultato: fra il 2014 e il 2021 ne abbiamo installati in media ogni anno solo 0,9 GW. Purtroppo però, quella degli ultimi anni è stata una lunga fase di stallo che ha inciso molto negativamente sul percorso di decarbonizzazione del Paese, perduratasi per 8 anni, allontanando l’Italia dalla posizione di leadership guadagnata in Europa su questi temi. Basti pensare che nel solo 2021, l’Italia è rimasta ferma a +1,3 GW, mentre la Germania è arrivata a +6 e la Spagna a +4».

Soprattutto, si tratta di una dinamica ancora largamente insufficiente per coprire gli obiettivi di decarbonizzazione – con la conseguente riduzione della bolletta energetica – necessari per l’Italia: un anno fa, per rispettare gli obiettivi RePowerEu indicati dall’Ue, si stimava la necessità di almeno 10 GW di nuovi impianti rinnovabili l’anno.

Man mano che lo stallo delle installazioni prosegue, e la crisi climatica accelera (il 2022 è stato l’anno più caldo almeno dal 1800 per il nostro Paese), lo sforzo annuale necessario sale.

«Secondo la nostra Roadmap per la neutralità climatica, in accordo con gli operatori di settore, di GW dovremmo installarne ogni anno ben 13 – afferma nel merito Italy for climate – Passare dai 3 GW del 2022 a 13 GW in media ogni anno da qui al 2030 può sembrare uno sforzo enorme, e certamente lo è, ma non si tratta di uno sforzo impossibile: già in passato abbiamo raggiunto questi livelli di installazioni (oltre 11 GW nel 2011) sostenendo anche costi ben più alti di quelli di oggi».

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