Ad aprire gli interventi il contributo del tenente colonnello Stefano Testa, del Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari, capofila del Progetto Life MODERn (NEC), che ha sottolineato «Il legame tra il progetto stesso (che raddoppierà le centraline di monitoraggio degli inquinanti in aree forestali e acquatiche) e l’attività sulla mobilità urbana. L’inquinamento antropico viene creato nelle zone industriali, urbane e periurbane, ma si sposta raggiungendo anche zone naturali remote andando ad intaccare gli ecosistemi».
Concetto ribadito dal direttore di ARPA Piemonte Angelo Robotto: «Non possiamo separare l’ambiente in compartimenti stagni, tutto e interconnesso. Siamo ancora in infrazione europea per quanto riguarda gli ossidi di azoto e gli sforamenti di Pm10, siamo infatti a 52 dall’inizio dell’anno. Tuttavia miglioramenti ci sono stati e, con un piano d’azione attendibile e rispettoso delle indicazioni che arrivano dall’Europa, potremmo arrivare al 2030 a rispettare le concentrazioni degli inquinanti».
Alice De Marco, direttrice di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta ha evidenziato che «L’inquinamento atmosferico incide direttamente sulla vita delle persone. È necessario quindi rispettare quei limiti fissati anche dall’OMS, più stringenti di quelli oggi fissati dalle normative attuali e che diventeranno limiti target a breve. Grazie anche a momenti di confronto e divulgazione come quello odierno, la consapevolezza e l’interesse dei cittadini sta crescendo».
Andrea Poggio, responsabile nazionale mobilità di Legambiente a lanciato un allarme: «Siamo il paese europeo che spende di più in bonus all’acquisto di nuove auto e di meno per metropolitane, tranvie e autobus elettrici. Siamo l’unico paese in Europa che finanzia per l’acquisto di auto nuove a benzina e gasolio e tra gli ultimi per auto elettriche vendute. Eppure gli obiettivi delineati dai decreti e dalle linee guida del Ministero dei Trasporti e della Mobilità Sostenibile sono chiari: per decarbonizzare il trasporto dobbiamo convertire all’elettrico il trasporto terrestre (auto, camion, bus e treni). E l’esperienza ci dice come le politiche che hanno riscontrato maggiori risultati in termini di qualità dell’aria siano state l’esclusione dai centri urbani di veicoli a combustione, e di contro lo sviluppo di infrastrutture pubbliche di mobilità elettrica».
Torino è una delle 9 città italiane che si è candidata alla decarbonizzazione totale entro il 2030 e la mobilità urbana è stata al centro dell’intervento dell’assessora Chiara Foglietta: «Una considerazione generale da fare è che esistono problemi culturali da affrontare prima che strutturali. Quando si portano innovazioni in direzione della transizione ecologica, il messaggio non passa in maniera corretta. Grazie ai fondi ricevuti cominceremo a lavorare in maniera integrata fra trasporto pubblico, servizi di sharing e auto privata che, non possiamo negarlo, continuerà ad esserci. L’obiettivo che ci siamo posti entro la fine dell’anno è quello di iniziare a condividere con la città, prima con il consiglio comunale, poi con le circoscrizioni competenti la revisione dell’intera rete dei trasporti e quindi delle linee e pensare di introdurre un servizio a chiamata su lunga percorrenza».
Il ruolo di una rete ciclabile efficiente per contribuire all’obiettivo è stato sottolineato da Elisa Gallo, residente di FIAB Torino Bike Pride e rappresentante dell’Osservatorio Civico per il Clima Torino: «In una città come Torino sono ancora troppe le auto, dobbiamo trovare delle soluzioni. Una soluzione di cui mi faccio portatrice è la bicicletta, che viene promossa ancora molto poco.
Eppure una bicicletta, considerando l’intero ciclo di vita, emette il 93% in meno rispetto ad un’auto. Ed il settore dei trasporti è responsabile per il 70% per gli ossidi di azoto e il 79% per i Pm10. Il potenziale è altissimo: il 40% degli spostamenti è sotto i 3 km, il 60% sotto i 5 km».
Giorgio Airaudo, segretario della CGIL piemontese, ha focalizzato l’attenzione sulla transizione occupazionale: «Se restiamo ancorati al modello economico legato al motore termico non avremmo solo un problema ambientale con un forte impatto sulla salute umana, ma emergerà un problema di occupazione legata a questo settore. Il 50% del mercato dell’automobile sarà legato entro il 2030 all’auto elettrica. La transizione ecologica e il cambio verso ai motori elettrici può determinare nuova occupazione e quindi una transizione sociale. Si difende l’occupazione se si cambiano prodotti, se questi prodotti sono compatibili e sono correlati ad una giustizia sociale. Il futuro dell’azione sindacale è quella che abbiamo chiamato alleanza clima-lavoro: se non difendi il clima non difendi il lavoro».
Claudio Magliulo, responsabile per l’Italia di Clean Cities, ha concluso: «Tutte le evidenze ci dicono che non siamo sulla traiettoria per contenere l’aumento della temperatura media del pianeta entro 1,5°C. Allo stesso tempo abbiamo già tutte le soluzioni necessarie ad avviare una rapida decarbonizzazione in tutti i settori. Le città italiane, Torino più di altre, sono all’inizio di una trasformazione profonda, della quale si vedono appena i primi segnali, e che va accelerata e supportata con politiche appropriate e un cambiamento culturale di fondo. La sfida di diventare una città a zero emissioni entro il 2030 raccolta da Torino con la sua candidatura alla Missione europea “100 Climate-neutral and smart cities” è esattamente il genere di ambizione che serve adesso. Nel suo PUMS Torino prevede una riduzione della CO2 dai trasporti del 27% entro la fine del decennio: cominciamo a immaginare come coprire il restante 73%».
L’articolo Torino deve accelerare su transizione ecologica e mobilità sembra essere il primo su Greenreport: economia ecologica e sviluppo sostenibile.
ARTICOLO TERMINATO!
E come sempre ti raccomandiamo: se hai domande, dubbi, chiarimenti di qualsiasi tipo, scrivici nei commenti o lascia la tua valutazione! Il team di GREENYTOP è al tuo servizio per offrirti un servizio di qualità. Per richieste di collaborazione e di carattere promozionale Contattaci via email. Un saluto dal team di Greenytop!