in

World economic forum, dalla crisi climatica fino a 14,5 milioni di morti al 2050

Procedendo nell’attuale rotta del riscaldamento globale, da qui alla metà del secolo potrebbero morire altre 14,5 milioni di persone a causa della crisi climatica, oltre il doppio rispetto alle vittime mietute finora dalla pandemia Covid-19.

È quanto emerge da un nuovo rapporto elaborato dal World economic forum e presentato oggi a Davos.

L’analisi si basa sugli scenari sviluppati dal Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici (Ipcc), tenendo fede alla traiettoria più probabile – a politiche vigenti – per l’aumento della temperatura media del pianeta, ovvero da +2,5° a +2,9° Celsius rispetto ai livelli preindustriali.

A livello globale il 2023 ha già raggiunto +1,48°C, mentre le vittime legate alla crisi climatica sono già elevatissime: nella sola estate del 2022, si stima che oltre 18mila italiani siano morti a causa delle ondate di calore. Ma il dado non è ancora tratto.

«C’è ancora tempo perché le parti interessate a livello globale intraprendano azioni strategiche e decisive per contrastare queste previsioni e mitigare gli impatti», sottolineano dal World economic forum.

Il rapporto è però molto chiaro nel prospettare i rischi che ha di fronte l’umanità. In cima ai rischi di mortalità legati alla crisi climatica svettano le inondazioni, con 8,5 milioni di morti stimati entro il 2050; segue la siccità (3,2 mln di morti), mentre alle ondate di calore va il primato per le perdite economiche, pari a 7,1 trilioni di dollari. Complessivamente, le perdite economiche alla metà del secolo potrebbero arrivare a 12,5 trilioni di dollari.

«La crisi climatica è una crisi sanitaria e sta alimentando un circolo vizioso di malattie, devastazione economica e sofferenza – spiega Vanessa Kerry, inviata speciale dell’Oms per i cambiamenti climatici e la salute – Se non agiamo, non solo il bilancio delle vittime sarà sconcertante, ma rischieremmo anche di perdere i progressi compiuti nel corso di decenni per migliorare i risultati sanitari in tutto il mondo».

Una prospettiva che pone ampi rischi per un Paese come l’Italia, che sta già facendo fronte a un rapido invecchiamento della popolazione e al contempo taglia da ormai 15 anni enormi risorse al Sistema sanitario nazionale, accumulando così un gap arrivato ormai a 333 miliardi di euro rispetto alla spesa sanitaria media dell’Ue.

L’articolo World economic forum, dalla crisi climatica fino a 14,5 milioni di morti al 2050 sembra essere il primo su Greenreport: economia ecologica e sviluppo sostenibile.

ARTICOLO TERMINATO!

E come sempre ti raccomandiamo: se hai domande, dubbi, chiarimenti di qualsiasi tipo, scrivici nei commenti o lascia la tua valutazione! Il team di GREENYTOP è al tuo servizio per offrirti un servizio di qualità. Per richieste di collaborazione e di carattere promozionale Contattaci via email. Un saluto dal team di Greenytop!

What do you think?

Written by redazione

Iren raccoglie 500 mln di euro con un green bond, domanda dieci volte più alta

Dall’Empolese-Valdelsa una nuova holding per avere più peso nella Multiutility Toscana